Spett. redazione,
negli ultimi tempi abbiamo diverse volte assistito sui giornali a lamentele dei cittadini per l’eccessiva quantità di multe che vengo sanzionate sul territorio imolese, nella maggioranza dei casi multe relative a passaggi con semaforo rosso e per eccesso di velocità. Lamentele poi sempre raccolte dalle minoranze locali per alimentare la polemica, raramente per entrare nel merito della tipologia di infrazione quanto piuttosto per polemizzare sulla finalità del Comune, a loro dire, di fare cassa. L’ultima in ordine di tempo è quella per l’aumento di 2,50 euro dei costi di spedizione delle multe a domicilio, aumento su cui tornerò.
E’ evidente che pagare multe non piace a nessuno, ancor più in periodo di crisi quando molte famiglie faticano a pareggiare i conti a fine mese, ed è altrettanto evidente che su tutto il territorio italiano la giungla dei limiti di velocità e delle loro frequenti variazioni (non sempre comprensibili nella ratio) non facilita il compito degli automobilisti. Resta però il fatto che raramente, nel portare le proprie ragioni o nel fare polemica, cittadini e minoranze ricordino l’aspetto fondamentale: il comportamento spesso disattento e fuori dalle regole di noi automobilisti, nessuno escluso, e la fondamentale esigenza di garantire sicurezza a tutti, soprattutto a coloro che sfortunatamente si trovassero sulla “strada” di chi commette un’infrazione.
Se si passa con il semaforo rosso il problema è la multa o l’incidente e i danni che si possono provocare a se e ad altri? Se si eccede in velocità, il problema è la multa o il maggior danno che si determina in caso di incidente? Se si usa il cellulare, di per se già una distrazione, per di più senza auricolare, e quindi guidando con una mano, quanto aumentano i rischi di incidente? Parcheggiare senza diritto negli spazi riservati agli handicappati quanto disagio ulteriore comporta a persone che vivono difficoltà e disagi 24 ore al giorno? Potrei continuare a lungo ancora, sfidando ognuno di noi a negare di aver mai avuto anche solo un comportamento del genere.
Ma la lamentela qual è? Il Comune è «brutto e cattivo» perché fa troppe multe, ma di tutto il resto (forse) ci si preoccupa solo quando si parla di morti e feriti in cronaca nera – e anche in quel caso spesso il dito è puntato sul Comune che fa pochi controlli o non fa manutenzione alle strade e alla segnaletica. La drastica diminuzione dell’incidentalità ottenuta sugli incroci semaforici con il rosso-stop interessa a qualcuno, è un fatto positivo, un esempio di buona amministrazione o solo un escamotage per fare cassa? Senza considerare, peraltro, che in due/tre anni le infrazioni diminuiscono – proprio in virtù del deterrente della multa – quindi l’effetto «cassa» è temporaneo.
Un invito: se anche ogni giorno assistiamo a continue infrazioni delle regole – regole di ogni tipo, non solo stradali – da parte di coloro che dovrebbero rappresentare un esempio di correttezza, non adeguiamoci a questo basso livello di civiltà, gridando sempre contro «l’autorità becera e cattiva».
Proviamo, invece, noi tutti a rispettare le regole, proviamo ad essere noi di buon esempio a costo di fare la figura dei fessi, perché questa oggi è l’etichettatura più bonaria nell’immaginario collettivo per chi rispetta le regole.
Le polemiche sterili lasciamole ai «politici di serie zeta», facciamo in modo che siano loro e chi infrange le regole a sentirsi dei fessi: può essere un piccolo ma sostanziale contributo a migliorare la nostra collettività.
Una nota tecnica in chiusura: senza entrare in dettagli al centesimo, i 2,50 euro di cui sopra sono frutto dell’adeguamento Istat (fermo dal 2008) e di un parziale recupero delle maggiori spese di postalizzazione. Qualcuno ricorda che le variazioni al codice della strada recentemente varate hanno determinato aumenti per tutte le sanzioni, alcuni per adeguamento Istat, altri ben più consistenti (e tra questi alcuni inasprimenti del tutto condivisibili)? Non ricordo polemiche sui giornali in quei giorni…

PS. Dimenticavo: i migliori deterrenti per non prendere multe in città restano la bicicletta ed il trasporto pubblico. Confido in un grande e trasversale sostegno politico e dei cittadini quando ci troveremo a discutere di un nuovo trasporto pubblico, più adeguato, snello e per tutti.

Mauro Barnabè (Sinistra Arcobaleno)