E' in arrivo anche a Imola il 10 e 11 marzo e a Faenza il 10, 11 e 12 marzo «Un pozzo di scienza», il progetto didattico che il Gruppo Hera, in collaborazione con la Fondazione Marino Golinelli, promuove nelle scuole superiori, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni e Province coinvolti. Saranno complessivamente oltre 10.000 gli studenti coinvolti, di cui 220 a Imola e circa 640 circa Faenza.
«Un pozzo di scienza» rappresenta la proposta concreta con la quale Hera intende ribadire il proprio impegno nell'avvicinare i giovani ai temi scientifici attualmente più dibattuti, soprattutto a quelli legati all'ambiente. Per questo il progetto, molto apprezzato dai ragazzi e dal personale docente, è divenuto parte integrante dei programmi didattici degli istituti superiori situati nel territorio servito da Hera.
Argomento di quest'anno sono le reti e la loro complessità. Attraverso mostre divulgative itineranti, incontri scientifici e laboratori didattici sarà spiegato ai ragazzi come si strutturano le reti sociali e umane, quelle dell'acqua, dell'elettricità, del trasporto, della mobilità e la rete per eccellenza, il web.
Anche a Imola e a Faenza il tema portante delle reti si aggiungerà a quelli del clima, dei rischi ambientali, dell'acqua, della chimica sostenibile (l'Onu ha proclamato il 2011 l'anno della chimica), dell'uso di nuovi materiali, di nanotecnologie e di robotica. Inoltre una sezione di incontri con laboratori consentirà maggiore interattività e coinvolgimento diretto degli studenti. E proprio agli studenti, per la prima volta, «Un pozzo di scienza», dedica un concorso, invitandoli a realizzare un elaborato (articolo, video, foto, presentazione, ecc.) su uno dei temi proposti. Quello che, su ogni territorio, risulterà essere il migliore riceverà un premio per la propria scuola.
A Imola l'appuntamento è il 10 e 11 marzo e in queste due giornate si stima di coinvolgere complessivamente 220 studenti dei Licei B. Rambaldi – L. Valeriani – A. da Imola. Gli incontri scientifici si terranno presso la biblioteca comunale. Il primo, intitolato «Fa freddo, fa caldo? Il clima che cambia», sarà tenuto da Sergio Castellari dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; il secondo, sul tema «Città verdi e blu: aria pulita, mobilità leggera», vedrà la conduzione di Alberto Fiorillo, responsabile mobilità e aree urbane di Legambiente.
Per quanto riguarda i laboratori, gli studenti imolesi parteciperanno a «Entropia, la fisica del risparmio energetico», con esperimenti per affrontare alcuni concetti della termodinamica utilizzando materiali facilmente reperibili e connettendoli ad esperienze della vita quotidiana, e al Laboratorio della Robotica, per conoscere i robot che aiutano a monitorare e a migliorare l'ambiente, il loro linguaggio e il loro comportamento.
A Faenza l'appuntamento è dal 10 al 12 marzo e in queste tre giornate si stima di coinvolgere complessivamente 640 studenti del Liceo classico Torricelli, dell'Istituto tecnico commerciale e per geometri «Oriani» e dell'Istituto professionale Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale «Persolino».
Gli incontri scientifici previsti sono: giovedì 10 marzo «Il suolo minacciato», tenuto da Nicola Dall'Olio, dottore di ricerca in ecologia Servizio agricoltura Provincia di Parma; venerdì 11 è la volta di «Città verdi e blu: aria pulita, mobilità leggera», condotto da Alberto Fiorillo, responsabile mobilità e aree urbane di Legambiente, e del focus group «Semi rurali: esplorare conservare la biodiversità», con Riccardo Bocci, dell'Istituto Agronomico d'Oltremare di Firenze; sabato 12 triplo appuntamento: «Manteniamo l'equilibrio: l'ambiente è delicato», tenuto da Fulvio Cerfolli, ecologo Università della Tuscia, «Clandestini: animali e piante che non rispettano i confini!», condotto da Marco Di Domenico, biologo ecologo Università Tor Vergata di Roma, e «Quella meravigliosa disciplina che si chiama chimica»,con Margherita Venturi, professore ordinario di chimica generale e inorganica all'Università di Bologna.
Per quanto riguarda i laboratori, gli studenti faentini parteciperanno a «Conosci il meraviglioso oro blu», il laboratorio dell'acqua che partendo da operazioni semplici come la degustazione e la lettura delle etichette, approfondirà temi come il ciclo dell'acqua, la potabilizzazione, il miglior utilizzo della risorsa più importante per l'uomo, e «Play Decide»”, giochi di ruolo su temi ambientali per imparare a capire, discutere, partecipare e prendere decisioni.
«Un pozzo di scienza, progetto che il Gruppo Hera continua a proporre in chiave sempre più rinnovata e aggiornata – commenta Susanna Zucchelli, direttore Hera della struttura operativa di Imola-Faenza -, testimonia la nostra forte attenzione al mondo della scuola, al quale quotidianamente ci proponiamo, anche sul nostro territorio, con iniziative rivolte a bambini e ragazzi di ogni ciclo scolastico in collaborazione con il Con.Ami. E' anche questo un modo per dare al nostro futuro opportunità costruttive e serene di sviluppo».
Imola e Faenza: ritorna «Un pozzo di scienza»
