Mentre continuano le scosse, anche nella mattinata odierna una forte scossa ha creato allerta a Tokyo, si diffonde a macchia d’olio il terrore nucleare. Nonostante l’impegno costante le centrali continuano a bruciare e nella mattinata una nuova esplosione si è verificata in un reattore della centrale di Fukushima, facendo salire il livello della radiazioni ben oltre la norma. Tanto che il premier giapponese, Naoto Kan, ha chiesto alla popolazione nel raggio di 30 chilometri dalla centrale di restare asserragliati in casa, rinunciando anche al cambio dell’aria. E’ chiaro che un simile annuncio non ha fatto altro che alimentare nuova paura nel popolo giapponese che inizia a non credere agli annunci tranquillizzanti delle autorità. Continua purtroppo ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto che ormai ha superato i 10mila tra morti e dispersi. Intanto la tragedia giapponese ha messo in moto la solidarietà internazionale. Dagli Stati Uniti arriveranno esperti, si spera in tempo, per gli incidenti nelle centrali nucleari. La Croce rossa italiana ha già aperto il canale della solidarietà con la possibilità di versare due euro tramite Sms al n. 45500.

Acanto alla solidarietà, tutto il mondo inizia ad interrogarsi sulle scelte energetiche, la Germania ha annunciato lo stop di diversi impianti di vecchia generazione. Solo il governo italiano, imperterrito, annuncia di volere continuare il suo programma per la realizzazione di nuove centrali, mentre la tragedia giapponese ha per l’ennesima volta dimostrato che non esiste sicurezza per le centrali nucleari. Incidente o evento naturale, l’uomo si trova impotente di fronte ai pericoli che l’atomo porta con sé.