Sul sito web del Gse (Gestore dei servizi energetici) è possibile consultare e scaricare la quarta edizione della “Guida al conto energia”. La pubblicazione, curata dal Gestore dei servizi energetici, in collaborazione con l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, è un facile e completo strumento di consultazione per tutti coloro che intendono realizzare un impianto fotovoltaico e richiedere al Gse i relativi incentivi. La nuova guida riporta l'aggiornamento delle tariffe incentivanti ai valori del 2010 e tiene conto dell'evoluzione del quadro normativo in seguito alla pubblicazione della legge Sviluppo 99/09 e della delibera AEEG ARG/elt 186/09.

Per saperne di più
Un impianto fotovoltaico permette di trasformare direttamente l'energia solare in energia elettrica in corrente continua grazie all'effetto fotovoltaico. Tale fenomeno si manifesta nei materiali detti “semiconduttori”, usati anche nella produzione di componenti elettronici, il più conosciuto dei quali è il silicio.
Gli aspetti positivi della tecnologia fotovoltaica possono riassumersi in:
• assenza di qualsiasi tipo d'emissione inquinante durante il funzionamento dell'impianto;
• risparmio dei combustibili fossili;
• estrema affidabilità poiché, nella maggior parte di casi, non esistono parti in movimento (vita utile, di norma, superiore a 20 anni);
• costi di esercizio e manutenzione ridotti;
• modularità del sistema (per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli).
A fronte di tali vantaggi, bisogna mettere in conto ulteriori aspetti rappresentati da:
• variabilità e aleatorietà della fonte energetica (l'irraggiamento solare);
• costo degli impianti ancora elevato.
Le principali applicazioni dei sistemi fotovoltaici sono:
1. impianti (con sistema d'accumulo) per utenze isolate dalla rete;
2. impianti per utenze collegate alla rete di bassa tensione;
3. centrali di produzione di energia elettrica, generalmente collegate alla rete in media tensione.
Gli incentivi in “Conto Energia” sono concessi solo per le tipologie d'applicazione 2 e 3, in particolare per impianti con potenza nominale non inferiore a 1 kWp collegati alla rete elettrica per l'immissione dell'energia prodotta.
Per rendere compatibile l'energia generata dai moduli fotovoltaici con le apparecchiature per usi civili ed industriali, occorre trasformare la corrente da continua in alternata alla frequenza e alla tensione di funzionamento della rete elettrica pubblica. Questo si ottiene interponendo tra i moduli e la reteun inverter.
In definitiva un sistema fotovoltaico è composto da:
• moduli o pannelli fotovoltaici;
• struttura di sostegno per installare i moduli sul terreno, su un edificio o qualsiasi struttura edilizia;
• inverter;
• quadri elettrici, cavi di collegamento e locali tecnici per l'alloggiamento delle apparecchiature.
La corretta esposizione all'irraggiamento solare dei moduli fotovoltaici rappresenta un fattore chiave ai fini delle prestazioni dell'impianto. La decisione in merito alla fattibilità tecnica si basa sull'esistenza nel sito d'installazione dei seguenti requisiti, che dovranno essere verificati dal progettista/installatore in sede di sopralluogo:
• disponibilità dello spazio necessario per installare i moduli (occorre uno spazio netto di circa 8-10 m2 per ogni kWp di potenza, se i moduli sono installati in maniera complanare alle superfici di pertinenze di edifici; occorre uno spazio maggiore se l'impianto è installato in più file successive su strutture inclinate collocate su superfici piane);
• corretta esposizione e inclinazione dei moduli; le condizioni ottimali per l'Italia sono:
– esposizione Sud (accettata anche Sud-Est, Sud-Ovest, con limitata perdita di produzione);
– inclinazione 30-35° gradi;
• assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento.
La producibilità elettrica media annua di un impianto fotovoltaico può essere valutata attraverso un calcolo che tiene conto:
• della radiazione solare annuale del sito (determinabile ricorrendo a banche dati: Uni 10349, Atlante Solare Europeo, Enea);
• di un fattore di correzione calcolato sulla base dell'orientamento, dell'angolo d'inclinazione dei moduli fotovoltaici e di eventuali ombre temporanee;
• delle prestazioni tecniche dei moduli fotovoltaici, dell'inverter e degli altri componenti dell'impianto;
• delle condizioni ambientali di riferimento del sito nelle quali devono operare i moduli fotovoltaici (ad esempio con l'aumento della temperatura di funzionamento diminuisce l'energia prodotta dall'impianto). La potenza di picco di un impianto fotovoltaico si esprime in kWp (chilowatt di picco), cioè la potenza teorica massima che esso può produrre nelle condizioni standard di insolazione e temperatura dei moduli (1000 W/m2 e 25°C).
La mappa (Fonte: JRC – Ispra) mostra per il territorio italiano la producibilità elettrica annua di un impianto fotovoltaico da 1 kWp, ottimamente orientato e inclinato, installato su struttura fissa.