Faenza. Ventiquattro imprese dell'area imolese, ravennate e bolognese, presenti sui mercati internazionali in vari settori, dal packaging alle ceramiche, dall'automotive all'aerospaziale, si sono riunite oggi a Faenza per dar l’avvio a un progetto ambizioso e più che mai attuale: confrontarsi direttamente, senza intermediari politici o associativi, con gli enti di ricerca. Il fine è di dar vita a un rapporto di scambio che favorisca e acceleri il processo innovativo di cui l’economia e il Paese hanno bisogno.
Il progetto, denominato “IR4I”», acronimo che sta per “Innovation & research for industry (Innovazione e ricerca per l’industria) è nato per così dire dal basso, dal mondo delle imprese, a seguito di alcuni incontri promossi dal Centro studi “Alcide De Gasperi” di Imola. IR4I ha debuttato nell’aula magna della sede dell’Istec-Cnr. Il prestigioso Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici ha infatti sposato questo progetto e si è reso disponibile ad aprire i propri laboratori e a porsi come accesso per la rete dei laboratori Cnr in Italia.
Gaetano Bergami, presidente della Bmc Srl, azienda di Medicina produttrice di filtri per vetture da corsa e di serie, con filiali all’estero, è uno dei promotori del progetto: “IR4I – spiega – lo possiamo definire come un gruppo d’azione fra imprese e ricerca. E' un progetto che nasce oggi, dopo anni di sterili dibattiti sulla crisi delle industrie in Italia, di dibattiti sulle delocalizzazioni, sulla mancanza di aziende trailers, sulla mancanza di politiche industriali. Si è così creato un movimento trasversale e spontaneo tra importanti industrie e Pmi, tutte caratterizzate da un alto livello tecnologico, per cercare di condividere tematiche e muoversi velocemente, dando così un esempio e una risposta ai problemi che attanagliano moltissime aziende”.
L’obiettivo
L’obiettivo del progetto IR4I è soprattutto di risolvere le quattro criticità più importanti per le imprese italiane che guardano al futuro: ricerca, innovazione, formazione e management. Il “gruppo di azione”, in attesa di strutturarsi e darsi un coordinamento, non perde tempo e inizia le sue attività dando la priorità alle prime due (ricerca e innovazione). “Due aspetti che le aziende aderenti al progetto già affrontavano in proprio – continua Bergami – concentrandosi sull’innovazione di prodotto. Quello che intendiamo cambiare è l’approccio: non ci limitiamo al miglioramento di quanto abbiamo già, ma apriamoci al mondo della ricerca con una modalità ‘open mind’ (mente aperta -Ndr) disponibili a recepire nuove idee, prodotti e tecnologie innovative”.
I pareri
Pier Giacomo Rinaldi Ceroni, presidente del Centro studi “Alcide De Gasperi” spiega come si è arrivati al progetto: “IR4I nasce da un'esperienza di convegni organizzati dal nostro centro studi, che avevano il fine di comprendere le necessità degli imprenditori per affrontare i mercati di oggi e di domani. Dopo aver lanciato questo progetto ora il nostro ruolo è quello di accompagnarlo e dargli una continuità. IR4I è un approccio moderno al tema del rapporto fra ricerca e industrie. Un approccio concreto, come dimostra il fatto che in sole due settimane siamo riusciti a organizzare questo primo incontro ricevendo l'adesione di un notevole parterre di aziende, tutte presenti sul mercato internazionale e tutte molto attente all'innovazione”.
Per Alida Bellosi, direttrice Istec-Cnr, “L'incontro fra la ricerca e le imprese che sono in grado di tradurre in termini economici i prodotti dell'ingegno è uno dei sogni di chi fa ricerca e sviluppo con professionalità e passione. Sono grata al Centro studi ‘De Gasperi’ di Imola per averci coinvolti e offerto l'opportunità di illustrare ad aziende così importanti le nostre idee e i risultati delle nostre ricerche”. In particolare sono stati illustrate le proprietà e le possibili applicazioni pratiche ottenute mescolando materiali. Ad esempio, utilizzando delle nanoparticelle di ceramica si possono dare funzionalità auto-pulenti ai tessuti.
L'importante adesione (in termini di numeri e di qualità delle imprese) al progetto, conclude Bergami, “dimostra quanto sia sentita la necessità di guardare avanti, oltre la quotidianità delle produzioni. Le aziende si sono rese conto che i nuovi ‘competitors’ globali hanno ‘de facto’ alzato l’asticella e quindi sarà necessario in futuro dialogare tra le industrie stesse e tra le industrie ed il mondo della ricerca. Sarà importantissimo per le imprese non solo avere risposte alle proprie idee, ma anche valutare i risultati già ottenuti dalla ricerca e finora relegati nei laboratori per la mancanza di comunicazione tra le parti. Imprese e ricercatori, insieme, potranno sviluppare anche nuovi ‘concept’ nell’ottica di poter disporre un domani di tecnologie innovative qualificanti”.
Le aziende che hanno aderito a IR4I provengono da diverse culture imprenditoriali (cooperative, società per azioni e di capitali, società di persone) ma presentano comuni caratteristiche quali: alto contenuto tecnologico, propensione all’innovazione, apertura ai mercati internazionali, volontà di crescita.
L’elenco delle aziende partecipanti al convegno
Sacmi (Imola): cooperativa e gruppo internazionale formato da oltre 70 aziende. Core business macchinari e impianti per l’industria ceramica. Tecnologie all’avanguardia: ceramics, beverage & packaging, food processing, inspection systems e plastics. Circa 3.900 addetti.
Cooperativa Ceramica (Imola): gruppo di 7 aziende con oltre 2.000 addetti.
Ima Spa (Ozzano Emilia): gruppo internazionale. Macchine automatiche per il settore farmaceutico, tè, caffè, cosmetics, food. Ventidue siti produttivi e circa 3.400 addetti.
Cima Ingranaggi Spa (Castenaso): Circa 130 addetti, fa parte del gruppo GD con oltre 3200 addetti. Ingranaggi di precisione.
Cefla (Imola): cooperativa e gruppo internazionale di circa 1.500 addetti. Impiantistica civile e industriale; arredamenti per punti vendita e Gdo; attrezzature per il settore odontoiatrico; impianti di verniciatura per legno, plastica e vetro.
Elettronica Santerno Spa (Imola): azienda high-tech nell’elettronica di potenza ed energie rinnovabili. Circa 230 addetti.
Curti Spa (Castel Bolognese): azienda high-tech nelle macchine automatiche, nel settore aerospaziale e difesa. Circa 150 addetti.
Profilati Spa (Medicina): estrusione di profili in alluminio. Circa 150 addetti.
Protesa Spa (Imola): servizi organizzativi e tecnologici a supporto dei processi aziendali. Circa 70 addetti.
Diconet Industrial Services (Ozzano Emilia): rete di 17 aziende attive nell’elettromeccanica di precisione. Circa 256 addetti.
Poggipollini Srl (S. Lazzaro di Savena): azienda meccanica di alta precisione per leghe Avio-Super Leghe, 65 addetti.
Lualma Anodica Srl (Imola): trattamento dell’alluminio. Circa 60 addetti.
Gianni Andalò Srl (Imola): azienda high-tech del settore aerospaziale. Circa 50 addetti.
La.Co. Srl (Ozzano Emilia): azienda meccanica di alta precisione. Circa 50 addetti.
Bmc air filters Srl: azienda high tech attiva nell’automotive, nel settore aerospaziale e materiali compositi. Circa 50 addetti.
Logimatic Srl (Ozzano): azienda meccanica di alta precisione. Circa 50 addetti.
Officina Meccanica Dozzese Srl (Toscanella): costruttori di macchine automatiche per conto terzi e meccanica fine. Circa 40 dipendenti.
Dismeco Srl (Bologna): tecnologie ambientali ricerca sui materiali. Circa 30 addetti.
Energifera Spa (Imola): micro cogenerazione. Circa 15 addetti.
Grifo Snc (San Giorgio di Piano): progettazione elettronica, embedded controls settori high tech. Circa 10 addetti.
3Elle (Imola): cooperativa produttrice di serramenti interni ed esterni in legno per l'edilizia. Circa 300 addetti.
Tecna Spa (Castel San Pietro Terme): produzione di saldatrici a punti e proiezione. 70 addetti.
Byro Spa (Imola): energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biogas). 5 addetti.
Erano inoltre presenti: Itis “Francesco Alberghetti” (Imola) e Centro Innovami (Imola): centro per l'innovazione e incubatore d'impresa.