Bologna. Due presidi “per difendere la democrazia, la libertà di espressione dei cittadini e il diritto all’informazione”. Così i comitati “2 Sì per l’Acqua Bene Comune” e “Vota sì per fermare il nucleare” danno appuntamento alla cittadinanza lunedì 2 maggio, ore 17, in piazza Roosvelt, davanti alla Prefettura di Bologna, per manifestare contro i “ripetuti tentativi del Governo di invalidare o depotenziare i referendum su nucleare e acqua del 12 e 13 giugno”.
A pochi mesi dall’avvio della consultazione referendaria, “il Governo ha deciso, alla luce dei sondaggi che danno per certo il raggiungimento del Quorum e sotto le pressioni di lobbies e gruppi di potere, di scavalcare il referendum sul nucleare, rimandando a dopo il rilancio dell’atomo, e di modificare norme non essenziali relative alla privatizzazione dell’acqua per depotenziare i relativi quesiti referendari – si legge nel comunicato dei comitati -. Tali improvvisi (e improvvisati) interventi legislativi hanno il vero scopo di impedire ai cittadini di decidere su temi che riguardano il bene comune del paese, mettendo in serio pericolo la partecipazione democratica”.
Dopo il presidio del 2 maggio, dove i Comitati chiederanno un incontro con il Prefetto, la protesta proseguirà giovedì 5 maggio alle ore 11 davanti alla sede della Rai regionale (Viale della Fiera 13), per manifestare “contro il black-out informativo sui temi del referendum e sulle attività dei comitati promotori”. Al centro della protesta, che coinvolgerà i comitati referendari di tutta la Regione, anche la mancata approvazione del regolamento in materia di comunicazione ed informazione sui referendum presso la Commissione di vigilanza Rai, il cui ritardo, di fatto, impedisce alla maggior parte dei cittadini e delle cittadine italiani di accedere ad una corretta informazione sui referendum di giugno, come invece la legge prevede. In quest’occasione verrà richiesto un incontro con il direttore di Rai Emilia Romagna.