Ravenna. La Polizia di Stato è intervenuta su uno sportello bancario del centro cittadino sul quale era stata segnalata un'anomalia. Dopo un accurato controllo, gli agenti hanno effettivamente trovato piccoli fili che fuoriuscivano dalla fessura che riceve la carta bancomat, segno evidente di una manomissione. Hanno poi scoperto una mascherina in plastica ben nascosta ed incollata alla fessura dedicata al prelievo: al suo interno erano presenti due batterie per telefono cellulare collegate ad una microtelecamera e ad una porta usb. Questo tipo di materiale è chiaramente utilizzato per clonare le carte bancomat. Sono attualmente in corso indagini da parte della squadra mobile per risalire agli autori della manomissione.
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