Due iniziative con Marcelo Barros , benedettino brasiliano, già segretario di dom Helder Camara. La prima, “Memoria di Dom Halder Camara, Profeta per i nostri giorni”, si svolgerà venerdì 20 maggio, ore 20.45, alla sala riunioni della biblioteca Zucchini di Faenza (via Castellani 25). La seconda, “La chiesa, la teologia della liberazione e le comunità in America Latina”, si terrà a Bologna sabato 21 maggio, ore 17, presso l'eremo di Ronzano (via Gaibola 34).

Marcelo Barros è un benedettino brasiliano di 67 anni, teologo della liberazione e biblista. Entra nel monastero benedettino di Recife a 18 anni. Dal 1967 al 1969, senza staccarsi dal monastero, vive come membro di una comunità ecumenica, abitando con i fratelli di Taizè a Olinda. Ordinato sacerdote nel 1969 dall'arcivescovo dei poveri, dom Helder Camara, di cui diviene stretto collaboratore della pastorale giovanile e l'ecumenismo per sei anni. Dopo aver passato vari anni nel monastero di Recife  si sposta in quello di Curitiba per poi fondare, 30 anni fa, insieme ad altri monaci, il monastero dell'Annunciazione a Goias, nel centro del Brasile.
E' stato tra i fondatori del Cebi, centro studi biblico, assessore della Commissione pastorale della terra (Cpt) e della Comunità ecclesiali di base (Cebs); espressioni della Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani (Cnbb) è membro dell'associazione ecumenica dei teologi del Terzo Mondo-Asett. Settimanalmente scrive un articolo per vari quotidiani brasiliani su: Spiritualità ecumenica e le sfide della vita. Ha scritto 45 libri, dei quali 12 pubblicati in Italia.
L'ultimo, “Ecologia e spiritualita”, scritto a quattro mani con padre Alex Zanotelli, è dello scorso anno. Molto famoso è “Il sapore della Libertà”. Alcune settimane fa è uscito un suo nuovo scritto: “Il baule dello scriba”, un commento al Vangelo di Matteo.