Imola. In merito ai lavori di messa in sicurezza dell’argine del Santerno nel tratto tra il ponte della ferrovia e quello dell’autostrada  A14 interviene Legambiente: “Già nel passato si era intervenuti nei tratti tra il ponte della Tosa e il ponte Vecchio, ma allora vi fu un progetto con tanto di risorse che diede vita al Lungofiume così come è oggi, ora sembra invece che di risorse non ce ne siano e i lavori sono stati delegati alla Protezione civile municipale che interviene con i volontari (fatte salve, crediamo, le spese operative relative all’uso di semoventi). Ci sembra che manchi un vero e proprio progetto di ripristino e che molto sia fatto sull’improvvisazione e sulla buona volontà dei volontari, ai quali diamo atto che grazie al loro lavoro di recupero tronchi e pulizia degli argini, probabilmente si evitano problemi che potrebbero sorgere in caso di piene improvvise”.
Dito puntato sul tagli di molte piante: “Gli alberi tagliati sull’argine non sembrano certo pericolanti o malati e togliendoli crediamo si siano indebolite le sponde, lasciandole in balia dell’erosione in caso di eventuali piene. Forse al di là di rassicurazioni più o meno generiche e non ufficiali, sarebbe necessario un chiarimento sul tipo di intervento, sulla scelta delle piante da tagliare e sulla loro destinazione. Meglio ammettere che si cerca di fare i lavori in economia e spiegare come essi vengono fatti, piuttosto che alimentare dubbi di vario genere che possono sorgere”.