Bologna. La commissione territorio ambiente e mobilità ha approvato a maggioranza (astenuti Pdl e mov.5 stelle) le linee per la riqualificazione urbana con le quali la regione intende rilanciare una politica di interventi di qualità nel sistema delle aree urbane, coniugando al tema della riqualificazione gli obiettivi di coesione sociale e della sostenibilità ambientale. L'idea nasce dalla necessità di costruire un’alternativa “necessaria” all’espansione degli insediamenti nel territorio, in coerenza con gli obiettivi del Piano Territoriale Regionale e sull’esperienza avviata nell’ultimo decennio in attuazione della legge regionale 19/1998 che ha incentivato i comuni ad intraprendere programmi di riqualificazione urbana. “In questa cornice – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente – la riqualificazione urbana rappresenta una metodologia di intervento in cui il ruolo di regia della pubblica amministrazione è fondamentale rispetto ad un obiettivo di miglioramento complessivo della qualità urbana, attraverso il coordinamento degli interventi nel territorio, il recupero delle aree già urbanizzate e il risparmio di suolo”.
La regione intende così promuovere la formazione di progetti e programmi locali di trasformazione urbana che, tramite procedure di evidenza pubblica, affrontino un percorso di selezione e condivisione delle possibili soluzioni alle esigenze di riqualificazione. Le risorse finanziarie a ciò destinate e già stanziate nel bilancio 2011 ammontano a 6 milioni e 500 mila euro e 5 milioni e 500 mila euro per contributi in conto capitale per realizzare interventi ricompresi nei programmi di riqualificazione urbana, selezionati fra le proposte elaborate dai comuni ammessi a finanziamento.
Per accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione, i comuni devono attivare concorsi di architettura (art. 4-bis L.R. 19/1998) finalizzati a selezionare la soluzione progettuale che meglio interpreta gli obiettivi di qualità ambientale e architettonica riferita a tematiche di riqualificazione urbana rapportata a quattro diverse “scale di intervento”. Le prime due, di ordine più generale, riguardano interventi nell’ambito del recupero delle aree dismesse e la rigenerazione degli ambienti urbani attraverso la ridefinizione del rapporto tra spazio edificato e spazio pubblico e con un miglioramento dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Le altre due “scale di intervento”, più puntuali, riguardano la ricucitura del rapporto con le aree periurbane (ad esempio con la previsione di piste ciclopedonali) o il ridisegno degli spazi destinati alla funzione pubblica anche attraverso piani destinati alla riqualificazione delle pavimentazioni, dell’arredo urbano e del verde pubblico.
Per l’attuazione la Giunta predisporrà un bando per definire i criteri e le procedure di assegnazione dei contributi ai comuni per realizzare i concorsi di architettura. I contributi saranno erogati, secondo le modalità definite dal bando, a seguito della valutazione delle proposte e previa sottoscrizione di un protocollo d’intesa con i comuni proponenti. Le proposte progettuali saranno selezionate dal nucleo regionale di valutazione entro il 2011 e potranno successivamente accedere anche a contributi in conto capitale per la realizzazione delle opere contenute nei programmi di riqualificazione urbana.