Bagnacavallo (RA). Sono stati proclamati i vincitori dell’edizione 2011 del “Vino del tribuno”. Un concorso organizzato e promosso dal “Tribunato di Romagna” con la collaborazione del consorzio “Vini di Romagna”, che ha visto la partecipazione di una sessantina di vini Docg, Doc e Igt prodotti da aziende locali. La premiazione si è tenuta mercoledì 8 giugno presso l'Osteria di piazza nuova a Bagnacavallo, e ha visto il conferimento della “Targa del tribunato” al Fondo Ca’ Vecia di Imola per l’Albana passito “Vigna del pellicano” 2009, vino che ha ottenuto il punteggio assoluto più alto; all’azienda agricola Zavalloni Stefano di Cesena e alla cantina Forlì-Predappio e Caviro che hanno invece ottenuto la somma dei punteggi più alti in almeno tre vini premiati. Hanno conquistato il “diploma di gran merito” i vini che hanno raggiunto il punteggio più alto nelle diverse categorie: Ravenna rosso “Burson” della tenuta Uccellina di Bertinoro nella categoria Igt tranquilli (bianchi e rossi); il Trebbiano di Romagna, il Sangiovese di Romagna, il Sangiovese di Romagna superiore “Solaris”, il Sangiovese di Romagna riserva, l’Albana di Romagna secco Docg tutti dell’azienda agricola Zavalloni Stefano di Cesena (ogni vino concorreva in un’apposita categoria); Albana di Romagna dolce “Poderi delle rose” di Agrintesa Faenza nella categoria Albana di Romagna amabile e dolce Docg.; Albana di Romagna passito “Vigna del pellicano” del Fondo Ca’ Vecia di Imola nella categoria Albana di Romagna passito e passito riserva Docg.; Colli d’Imola Chardonnay “Coppiere” dei Poderi delle rocche di Dozza nella categoria Colli d’Imola bianchi e rossi Doc. Sono stati premiati ex-aequo con “diploma di merito”, i vini che hanno ottenuto un punteggio non inferiore agli 80/100 (in base al metodo di valutazione dell’Unione internazionale degli enologi). I vini sono stati assaggiati alla cieca, cioè senza vedere l’etichette delle bottiglie e senza sapere quali sono le aziende che partecipano al concorso, alla fine del mese di maggio da apposite commissioni formate per sorteggio e composte da enologi, giornalisti, sommelier e “tribuni” particolarmente esperti.