Imola. Ebiterbo, l’Ente bilaterale del terziario della provincia di Bologna, erogherà anche per l’anno 2011 trattamenti economici a sostegno del reddito a favore dei lavoratori dipendenti di aziende dei settori del commercio e del terziario del Circondario Imolese privi degli ammortizzatori sociali tradizionali, nei casi di sospensione, riduzione dell’orario o risoluzione del rapporto di lavoro a causa di situazioni di crisi aziendale.
Questo è quanto prevede l’accordo, valido per il 2011, sottoscritto da Confcommercio – Ascom Imola e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil del Circondario imolese.
Tale accordo, che estende anche al Circondario imolese i contenuti di analogo accordo sottoscritto per il restante territorio della Provincia di Bologna, stanzia ulteriori 60.000 euro per tutto il 2011 (che si aggiungono a quanto già previsto per il territorio bolognese), consentirà alle aziende del nuovo Circondario imolese eventualmente escluse da ammortizzatori sociali di garantire ai propri dipendenti coinvolti nella crisi occupazionale di accedere ai trattamenti economici previsti dalla Legge 2/2009 per mobilità e cassa integrazione guadagni straordinaria definiti dalla Regione Emilia Romagna.
Il presidente di Confcommercio – Ascom Imola, Danilo Galassi, nel sottolineare l’importanza dell’accordo firmato con le organizzazioni sindacali dichiara che “queste misure rappresentano una risposta concreta alla perdurante delicata fase che stanno attraversando le piccole imprese della distribuzione e del terziario anche nel Circondario Imolese e dimostrano che il sistema della bilateralità, se orientato all’erogazione di servizi utili alle imprese ed ai lavoratori, può svolgere un ruolo importante per uscire dalla crisi”.
“L’accordo posto in essere per il Circondario imolese – dicono Sonia Bracone della Filcams, Silvia Pergola della Fisascat e Paolo Liverani della Uiltucs – serve sia per dare un concreto sostegno ai lavoratori del nostro territorio in questo particolare e perdurante momento di crisi sia a sopperire ad un sistema di ammortizzatori sociali non equo. E’ un grande risultato che aggiunge risorse a quelle insufficienti messe in campo dal Pubblico contro la crisi economica e il sostegno dei lavoratori che ne sono vittime”.

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