Bologna. Le tariffe del Servizio idrico non cambiano… per ora. Questo è ciò che è emerso nella  riunione dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) di lunedì 27 giugno, convocata dopo che la settimana precedente il no del sindaco di Imola, Daniele Manca, aveva bloccato la richiesta di aumento avvallata dalla Provincia tramite l’assessore all’Ambiente Emanuele Burgin.
Nel comunicato emesso dopo la riunione dell’Ato si legge: “Alla luce dell'esito dei Referendum che hanno rilanciato il valore dei beni pubblici già caro agli enti locali del territorio, l'Ufficio di presidenza di Ato decide di proseguire ed integrare il lavoro di definizione della Convenzione di affidamento del Servizio idrico integrato per il quinquennio 2012-2016”. Ciò significa che verrà “avviato un ulteriore approfondimento che consenta di mettere in evidenza il rapporto tra investimenti e materia tariffaria per una migliore qualità del servizio a favore dei cittadini”. Ciò consente di mantenere “per il momento invariato il quadro delle tariffe del Servizio idrico, nell'auspicio che il riferimento normativo nazionale possa prontamente recepire l'esito referendario. L'Ufficio ritiene necessario acquisire tutti gli elementi utili alle nuove determinazioni, che dovranno essere assunte per garantire la piena copertura dei costi e il livello degli investimenti richiesto dalle criticità ambientali del territorio. Tali nuove determinazioni dovranno essere assunte mediante una nuova Convenzione, secondo gli indirizzi già espressi il 28 aprile scorso dall'assemblea di Ato, da definire fin da settembre e comunque entro il secondo semestre 2011, e da applicare al nuovo periodo regolatorio 2012-2016, in cui dovrà anche trovare soluzione la tematica dello squilibrio tra entrate ed uscite del servizio registrato in questi anni”.