Bologna. La preoccupazione della Filcams Cgil, dopo gli incontri  con le centrali cooperative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della distribuzione cooperativa (che interessa oltre 58 mila persone), scaduto il 31 dicembre 2010, sfocia in una giornata di sciopero e mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici di Coop Adriatica e Coop Reno, prevista per sabato 9 luglio.
La Filcams Cgil ritiene che “vada respinto il tentativo delle associazioni cooperative di fare del costo del lavoro il campo di battaglia per aumentare la propria capacità competitiva sul mercato, attraverso la cancellazione di diritti e conquiste contrattuali”. Dai testi proposti dalle centrali cooperative emergono proposte ritenute inaccettabili:
“Trattamento economico di malattia: primi tre giorni di malattia con un meccanismo di calcolo sui 2 anni che prevede il pagamento del 100% sui primi sei eventi, ulteriori due eventi al 50%, poi zero pagamento dal nono evento. Mobilità aziendale: ovvero realizzare organici di zona tra più punti vendita senza che venga riconosciuta nessuna indennità. Discriminazione sulla maturazione dei permessi e sull'orario di lavoro a discapito dei nuovi assunti, creando lavoratori di serie A e di serie B. Riduzione delle maggiorazioni orarie per lavoro festivo, straordinari e notturno. Nessuna proposta/indicazione per l'aumento dell'elemento retributivo”.
Per queste ragioni, la Filcams – Cgil Emilia Romagna condivide la decisione assunta dalla delegazione trattante di dichiarare lo stato di mobilitazione attraverso un primo pacchetto di ore di sciopero affinché le controparti accolgano le richieste portate al tavolo negoziale e modifichino le loro impostazioni unilaterali e non condivisibili.
“Siamo consapevoli che la crisi dei consumi renda più complicato rinnovare il contratto nazionale – commenta Sonia Bracone, segretaria della Filcams Cgil di Imola -, ma quello che non accettabile è che si scarichi tutto il costo della crisi sulle lavoratrici e sui lavoratori. Senza fare della facile demagogia ci chiediamo che sacrifici sono disponibili a fare i dirigenti della cooperazione prima di chiedere ad un part time che guadagna 600 euro mensili di rinunciare a diritti e salario?” Da qui la decisione di proclamare per sabato 9 luglio una giornata di sciopero, accompagnata da una intensa campagna informativa e volantinaggio, organizzati in diversi punti della città. “Si invitano i cittadini e clienti di essere solidali con le lavoratrici e i lavoratori di Coop Adriatica e Coop Reno non andando a fare la spesa sabato 9 luglio, giornata di sciopero”.