Imola e San Giovanni in Persiceto. 190 persone a rischio lavoro: questa è la situazione in cui si trova la Haworth. Una situazione “semplicemente sconcertante: per questo le lavoratrici ed i lavoratori hanno fatto bene oggi a scioperare – si legge in un comunicato di Rifondazione comnunista -. Ad oggi manca un piano industriale, e per i 269 dipendenti degli stabilimenti di San Giovanni Persiceto e Imola sono previsti 190 esuberi. Gran parte dei lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria, e l'azienda ha deciso di non rinnovarla alla scadenza”.
L'unica prospettiva, al momento, è la mobilità e il licenziamento nel gennaio 2012. Sembra quasi scontata la chiusura dello stabilimento imolese della Haworth e le produzioni di mobili per ufficio, che ancora portano lo storico marchio Castelli, saranno spostate. C’è chi dice a San Giovanni Persiceto, chi invece guarda verso paesi esteri con un costo della manodopera più basso.
Oltretutto l'Haworth ha rilevato negli anni scorsi altri marchi nel territorio bolognese, finendo con il chiuderne gli stabilimenti. “Pensiamo allo stabilimento Castelli di Ozzano, dove lavoravano 660 dipendenti. Per questo la gestione della Haworth è disastrosa e pericolosa socialmente. E' perciò indispensabile che, a fianco della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, vi sia l'impegno delle istituzioni per provare a costruire una via d'uscita che eviti un grande ed ulteriore danno sociale ed economico al territorio bolognese, imolese e regionale”.