Spett. redazione,
a volte si imparano delle “chicche” che sollevano il morale! In tutta Italia, la raccolta differenziata della carta è in forte aumento… solo a Napoli è al – 5%!
Sulla “munnezza” di Napoli, si è detto fin troppo ma nulla di serio! A Napoli, la raccolta differenziata non la vogliono fare un po’ perché non sono attrezzati e un po’ per indole: materassi, televisori, mobili… tutto finisce nella strada!
Mentre in Campania ci sono sindaci che si fanno caricare dalla polizia per non far arrivare i rifiuti, altrove i rifiuti se li litigano. In Toscana e in Romagna, ad esempio, ci sono due Comuni ben contenti di prendersi la spazzatura: Peccioli (PI) e di Sogliano al Rubicone (FC), paesi in cui lo smaltimento dei rifiuti è diventato un business comunale che beneficia tutti i cittadini. Nel 1988, Peccioli ospitava una discarica che nessuno voleva per via degli odori sgradevoli: il nuovo sindaco Macelloni decise di ampliare la discarica e la farla classificare come sverso regionale. Arrivarono rifiuti da tutta la Toscana e venne creta una SpA mista tra Comune e cittadini: ora il Comune rimpingua le proprie casse e riduce le imposte comunali. Tarsu, Ici, trasporti e mensa scolastica sono tutte spese bassissime per i pecciolesi. Con meno di 30 dipendenti, la Società fattura circa 18 milioni di euro all’anno, distribuisce grossi utili e crea anche un grosso indotto lavorativo.
Sogliano al Rubicone lo conosco bene, con circa 3000 abitanti ha un bilancio comunale di oltre 13 milioni di euro.
I cittadini hanno 2000 euro per ogni figlio, scuola materna, asilo, scuolabus, libri per le scuole superiori e tasse universitarie gratis, 250 euro di detrazioni Ici, il 60% di sconto sugli interessi passivi per chi compra casa e altro ancora.
I rifiuti sono una materia prima: basta saperla utilizzare al meglio e crea ricchezza, risolvendo molti problemi.
A Napoli purtroppo c’è resistenza perché la “camorra” gestisce le discariche abusive e, lo si è visto in qualche TG, la gente scende in strada per ostacolare l’arresto dei camorristi. Credo che Napoli vada “educata” alla raccolta differenziata e al rispetto e corretta gestione sia degli impianti che esistono sia di quelli che bisognerà costruire velocemente. Distribuire semplicemente i rifiuti di Napoli su tutta l’Italia, può andar bene per tamponare emergenze ma non risolve il problema.
Napoli poi ha un problema ancora più grande: il Vesuvio! La camorra ha aperto cave abusive di materiale edilizio sulle pendici del Vesuvio per alimentare l’abusivismo edilizio poi le ha riempite di scarichi tossici ricoprendo il tutto coi detriti dei cantieri. Comuni irresponsabili e la camorra, hanno costruito città con ospedali, scuole, strutture per anziani, villette a schiera fino a poche centinaia di metri dal cratere: 600.000 abitanti di 18 Comuni sono nella “zona rossa”: la Campania non ha una legge urbanistica generale e, semplicemente, non la fa!
Sotto il Vesuvio è stata scoperta una nuova camera magmatica a solo a 4-5 km di profondità e i vulcanologi sono concordi nel definire il Vesuvio il vulcano più temibile d'Europa. E in caso di eruzione, anche ammesso che la statale 268 non sia ostruita dall’immondizia, si sfocerebbe nella Salerno-Reggio Calabria e, come si può credere, a Napoli, ad una fuga ordinata di oltre 600mila persone?
Per l’immondizia, possono esserci rimedi… per la vita di centinaia di migliaia di persone, l’Istituto nazionale di Geofisica di Pisa, non è molto ottimista! (Gian Franco Bonanni)