Imola. Prosegue venerdì 22 luglio, alle ore 21.30 nel Teatro Lolli di Imola, il festival “Acqua di terra Terra di luna”, direzione artistica Stefano Randisi ed Enzo Vetrano, con lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale condotto da Marco Manchisi, attore e regista attento e sensibile, che ha fatto attraversare ai partecipanti di quest'anno un'esperienza intensa e molto creativa.
“La luna nello stivale”
Una notte d’estate, nell’angolo di un paese in prossimità delle campagne, qualcuno che non riesce a dormire. Un uomo anziano va ad incontrare i suoi operai al termine del raccolto. Per lui è una serata speciale: la figlia si sposa e fuori da quei campi il figlio si batte per l’unità d’Italia. Qualcosa sta cambiando dentro e fuori di lui. E’ nervoso, ma desideroso di trovare pace. Fuori si alza forte la minaccia per le proprie terre, le proprie vite, per i propri pensieri e le proprie azioni, anche se tra loro contrastate. La piccola comunità è chiamata a difendersi, ad unirsi. Poi, passato qualche anno, bisognerà che tutti vadano a scuola per imparare l’italiano. Ma a scuola, guardando oltre i vetri delle finestre, ci si distrae, come in un sogno che sospinge un po’ più verso la luna. Una storia, tante storie, sempre la stessa. Uomini divisi, famiglie, clan, eserciti. Storie d’amore… Uomini in loro stessi divisi, desiderosi di una terra su cui sia possibile fermarsi a guardare la luna, completando così quel ciclo che fa sentire gli uomini più uniti. Il rapporto con la terra, il proprio privato, l’universo. Possiamo essere insieme pratici e mutevoli, disperati e gioiosi, mortificati e spregiudicati, senza timidezza o vergogna, volando a mezza strada, in questa terra di mezzo di cui ci sentiamo padroni, ma che appartiene anche al cosmo…