A Ravenna piace la raccolta differenziata, infatti, tra le città con più di 150 mila abitanti, si classifica terza in Italia e seconda in regione dopo Modena, per le percentuali raggiunte nella raccolta. “Nell’ultimo decennio – afferma l’assessore all’Ambiente Guido Guerrieri – il Comune di Ravenna ha partecipato alle attività dell’autorità di Ambito territoriale ottimale di Ravenna Ato 7 e unitamente ad Hera Ravenna ha lavorato per estendere ed integrare le strutture per la raccolta differenziata in tutto il territorio che, non va dimenticato, risulta essere il secondo in Italia dopo Roma per estensione territoriale”.
Il Comune si è registrato Emas nel dicembre 2010 e “persegue il generale miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali”. Per citare alcune delle attività più recenti, va ricordato che proprio questa estate “si sta concretizzando il progetto europeo Life Gidut, il cui capofila è Hera spa, che ha esteso la raccolta differenziata anche sulle spiagge ravennati, sollecitando un comportamento ‘virtuoso’ anche nei riguardi dei numerosi turisti che le frequentano – continua Guerrieri -. Si aggiungono, inoltre, i significativi risultati della sperimentazione partecipata del porta a porta in un vasto quartiere cittadino e infine gli investimenti rivolti alla realizzazione di una rete diffusa di postazioni di raccolta differenziata con esiti molto positivi. Ma il campo su cui l’amministrazione si è particolarmente impegnato in prima persona e in cui crede fortemente è quello della sensibilizzazione, informazione ed educazione ambientale rivolta alle giovani generazioni e tramite questi all’intera famiglia e quindi alla cittadinanza”.
Per questo in collaborazione con Hera Spa, vengono proposte alle scuole di ogni ordine e grado decine e decine di iniziative, laboratori e progetti educativi che vanno sotto il nome di “Materialità”. Il Comune, inoltre, porta avanti una programmazione di educazione ambientale in cui, tra le altre attività, si rinnova di anno in anno la Campagna denominata “Per un futuro ecologico” . Al suo interno diverse iniziative come “Riciclandino”, unica nel suo genere, “Il mio angolo del rifiuto con affetto”, gli atelier delle borse ecologiche e altri ancora, costruiti per la sensibilizzazione al corretto conferimento differenziato e al recupero e riutilizzo degli oggetti. Progetti che coinvolgono migliaia di bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado e le loro famiglie, per sollecitare non solo una più puntuale e corretta informazione ma, ribadisco, anche l’apprendimento e l’abitudine a corretti comportamenti di conferimento dei rifiuti nelle stazioni ecologiche o tesi al recupero e riutilizzo degli oggetti destinati al cassonetto.