Riolo Terme (RA). “Abbattere i lupi è una decisone folle”. Non usa mezze misure il presidente del parco regionale della Vena del gesso romagnola, Eugenio Fusignani, in seguito della decisione della commissione Agricoltura della Camera di aprire la possibilità di abbattere i lupi, nel caso in cui questi animali dovessero rappresentare un pericolo per le attività agricole. Ma non basta, Fusignano lancia la sua provocazione: “Aboliamo la commissione Agricoltura visto che i suoi costi sono sicuramente maggiori di quelli procurati dal lupo. Armare le doppiette non è la risposta giusta né quella più efficace per risolvere un problema che tutto sommato è stimabile, a livello nazionale (fonte Enpa) in 50mila euro. isogna invece dare risposte continuative semmai cercando un sistema di garanzie e tutele economiche per gli agricoltori e allevatori che hanno subito danni accertati dai lupi”.
La proposta bipartisan della commissione Agricoltura che potrebbe trasformarsi in legge “è completamente senza logica, anacronistica e dannosa per tutti. In tutto il mondo si stanno attuando politiche ed azioni di ripopolamento dei lupi ed in Italia, invece, assistiamo a queste follie. Il lupo – continua Fusignani – è un chiaro sintomo di salubrità di un territorio ed un habitat. Abbatterlo creerebbe ancora più danni di quelli che esso stesso produce, essendo un predatore fondamentale nella selezione naturale faunistica”. Per il presidente del parco la popolazione dei lupi nel nostro territorio è stimabile in 5 elementi, compresi i cuccioli, ed i pochissimi danni causati assicura Fusignani “sono stati sempre e continueranno ad essere risarciti al 100% agli agricoltori ed allevatori”. Infine “il lupo anche per il parco regionale della Vena del gesso potrebbe rappresentare un possibile e nuovo valore aggiunto capace di aiutare l'economia del turismo naturalista e non solo. Abbatterlo sarebbe invece , lo ribadisco con ferma determinazione, una follia senza nessun criterio logico”.
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