Imola. Non sarà un 8 marzo di festa, ma di lotta e di sciopero in 42 Paesi del mondo, in Italia e pure in città. L'appuntamento per le donne (ma pure per gli uomini che vorranno partecipare) è in piazza Matteotti alle 16.30 con l'invito a portarsi una sedia e a vestirsi di nero e fucsia per formare una grande e vivace assemblea con l'obiettivo di discutere dei tanti diritti ancora negati all'universo femminile in tutto il Paese. Lo slogan è “Non una di meno”.

Quali diritti? Tiziana Dal Pra, fondatrice dell'associazione “Trama di terre”, ne elenca alcuni: “Vogliamo parlare del tema sempre più scottante delle violenze sulle donne e del femminicidio, del fatto che le donne vengono spesso penalizzate sui luoghi di lavoro anche se sono le più scolarizzate, sulla barbarie che ancora oggi nel 2017 ci siano imprenditori che chiedono alle donne di firmare una carta bianca scrivendo che non resteranno incinta, sulla possibilità di abortire che nonostante sia una legge dello Stato (dopo tante lotte) trovi difficoltà ad essere applicata perché ci sono molti medici obiettori. Solamente nella nostra Ausl sono obiettori 6 ginecologi su 11 anche se il direttore generale Andrea Rossi si è dimostrato molto attento alle problematiche che gli abbiamo posto. Senza contare che nel territorio del circondario esistono farmacisti che si rifiutano di dare la pillola del giorno dopo”.

La Dal Pra, attorniata dalle tante donne che lavorano pure come volontarie a Trama, ricorda pure: “Chiediamo alle donne che non potranno essere presenti in piazza, perché casalinghe con bambini piccoli, badanti che non possono abbandonare i loro assistiti e per altri motivi, di esporre dalle finestre un lenzuolo con la scritta 'In questa casa c'è una donna che vorrebbe scioperare'”.

Mirella Collina, del “Coordinamento donne della Cgil” spiega: “La nostra organizzazione sindacale ha lasciato liberi i diversi territori di decidere come meglio credono. La nostra Camera del lavoro ha deciso di dare 'copertura' allo sciopero dell'8 marzo e in tale data, alle 14.30, di convocare un attivo delle delegate e dei delegati, aperto alle associazioni e a tutti i cittadini interessati. Alle 16.30, proseguiremo la nostra iniziativa prendendo ognuna una sedia e andremo in piazza Matteotti per partecipare alla grande assemblea”.

Anche i Cobas, come sottolinea Grazia Gistri daranno copertura allo sciopero che in particolare è stato proclamato per l'intera giornata nel settore Scuola sia dalla categoria della Cgil sia dai Cobas.

L'augurio è che l'8 marzo siano davvero in tante a partecipare all'assemblea pubblica in piazza Matteotti. “Non una di meno”.

(Massimo Mongardi)