Faenza. Tutto pronto per la seconda edizione del “Festival della comunità educante” che si svolgerà dall'8 al 15 aprile a Faenza. Una settimana all'insegna del lavoro di squadra e del senso di comunità, da esaltare per una causa nobile: quella della formazione e dell'educazione al futuro delle giovani generazioni.

L'organizzazione dell'evento è avvenuta attraverso un percorso partecipativo, promosso dalla cooperativa sociale Kaleidos, con il patrocinio del Comune di Faenza, che ha coinvolto attivamente numerose realtà educative del territorio, in un processo di progettazione condivisa dal quale sono emerse idee e proposte sia per quanto riguarda i contenuti, sia dal punto di vista dei linguaggi e dello stile comunicativo.

L'intento è quello di portare l'intera comunità faentina e dei comuni limitrofi, per una settimana, a riflettere e mettersi in gioco sul tema dell'educazione, organizzando iniziative con tutti gli attori educativi del territorio e portando anche esperti e formatori da tutta Italia con l'obiettivo di arricchire le competenze di tutti i soggetti coinvolti, mettendo in rete le realtà esistenti e cercando anche nuove sinergie possibili, e sensibilizzare di fronte alle emergenze educative quotidiane: nell'era dei social e delle tecnologie è infatti fondamentale rafforzare il concetto di relazione attiva e di comunità, di “fare” e stare assieme in maniera partecipativa.

Il Festival sarà promosso attraverso molteplici linguaggi espressivi: workshop e laboratori nelle scuole, momenti di formazione con insegnanti, educatori, famiglie, ma anche spettacoli di musica, teatro, cinema, ceramica, pittura ed eventi ludici di piazza. A questo proposito ricordiamo le proiezioni di film a tema educazione e formazione, gli home concert (concerti nelle abitazioni), gli spettacoli live (uno per ogni sera), assieme ai 4 incontri musicali al circolo Arci Prometeo per festeggiare il diciottesimo compleanno della “Casa della musica”: 4 live, tutti alle ore 18 in un arco di tempo dal 14 aprile al 26 maggio, che vedranno protagonisti band e artisti locali, come ad esempio il faentino Bruno Orioli in scena con il progetto Behind the Music.

La città vedrà installazioni creative nell'arredo urbano, attraverso la cosiddetta “fun theory”, che punta sullo stupore, sulla meraviglia e sul divertimento per risvegliare il bambino che c'è dentro ad ognuno di noi e promuovere partecipazione attiva, stimolando riflessioni fra i cittadini.

Il programma del Festival prevede anche momenti conviviali e di relazione: a questo proposito è stata messa a disposizione Villa Bersana, bellissimo edificio antico alle porte di Faenza.

(Annalaura Matatia)