Bologna. Il Cipe sblocca 630 milioni di investimenti per interventi in Emilia Romagna attraverso l’approvazione del nuovo contratto con Rfi e l’aggiornamento di quello con Anas. Interventi predisposti dal ministero dei Trasporti retto da Danilo Toninelli.

Il nuovo Piano si caratterizza per l’avvio di un nuovo programma dedicato alla conservazione delle opere. Quelle da riportare in piena efficienza in Emilia-Romagna sono in totale 29. Tra le più importanti e attese quella che prevede nel 2019 l’avvio dell’appalto dello Stralcio Nord del Nodo Ferrostradale di Casalecchio di Reno (circa 159,6 milioni) lungo la SS 64 Porrettana, l’avvio dell’appalto della variante all’abitato di Santa Giustina nel comune di Rimini e la rotatoria via Italia (circa 11,2 milioni). Mentre per quanto riguarda la SS 67 Tosco-Romagnola nel 2020 si prevede di avviare l’appalto dell’adeguamento da Classe al Porto di Ravenna (circa 20 milioni). Inoltre, tra i progetti in prefattibilità, è previsto il quadruplicamento del bivio S. Vitale-Castelbolognese. In totale gli investimenti previsti in Emilia-Romagna ammontano a più di 636 milioni di euro.

“Altro che opere e cantieri bloccati – commenta Andrea Bertani, capogruppo M5s in Regione -, con questo importante stanziamento il Governo e il MoVimento 5 Stelle si confermano particolarmente attenti allo sviluppo infrastrutturale della nostra regione. Mentre gli altri continuano nelle loro sterili e inutili polemiche, noi preferiamo lavorare per migliorare le cose anche in Emilia-Romagna. E lo stanziamento di questi oltre 630 milioni di euro ne è l’ennesima dimostrazione”.