Dozza (BO). “#EmozioniUrbane” è il tema della XXVII Biennale del Muro Dipinto di Dozza, organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte e dal Comune di Dozza (Bo), in programma da lunedì 9 a domenica 15 settembre, nel borgo medievale sulle colline imolesi e a Toscanella lungo la via Emilia. Ripensare gli spazi cittadini come luoghi emozionali, trasformare muri e volte in punti pubblici di ricarica per le “batterie emotive” quotidianamente prosciugate da ritmi di vita forsennati, senz’altro cavo necessario che non lo sguardo. È questo l’obiettivo dell’edizione 2019 della Biennale.
Gli artisti sono stati scelti da una Commissione composta da: Enrico Maria Davoli, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, un gradito ritorno, dopo il suo coinvolgimento nell’edizione 2017; Sabina Ghinassi, critica d’arte e giornalista; Claudio Spadoni, storico dell’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna; Ivan Cavini, artista, illustratore e scenografo; Francesca Grandi, docente.
GLI ARTISTI
LUIGI ALLEGRI NOTTARI. Nasce a Cremona nel 1943. Frequenta corsi di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera poi si specializza in grafica all’Istituto Statale d’Arte di Urbino. Dal ’76 vive a S.Stefano (Ra) e frequenta scultura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. La prima personale alla Casa Raffaello di Urbino (’76), precede numerose collettive, premi, rassegne e fiere in Italia e all’estero. Nel ’78 è tra i partecipanti al Premio Campigna di Santa Sofia. Del ‘99 è l’antologica alla galleria Il Voltone della Molinella e del 2000 la personale alla ex Chiesa di S. Pietro in Albis di Russi (Ra). Nel 2001 il Palazzo di Ravenna gli dedica una personale ed è selezionato tra gli artisti della grande mostra La pittura in Romagna- aspetti e figure del novecento a Cesena. Nel 2009 è tra i partecipanti alla grande collettiva Messaggi dal mare a Cesenatico e Palermo. Nell’ultimo decennio svolge unisce all’attività di pittore un’intensa attività di affreschista.
GIOVANNI FABBRI. Nasce a Meldola nel 1947. Gli esordi sono segnati dall’attività di musicista alla quale affianca, a partire dall’inizio degli anni ’80, quella di pittore, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna ai corsi di Umberto Folli. Dalla seconda metà degli anni ’80 partecipa a numerose collettive, fiere, rassegne e gli vengono dedicate personali a Cesena ( Free Time Club e Palazzo del Ridotto), Forlì ( oratorio di S. Sebastiano), Ferrara ( Casa Cini e S.Agostino). I contatti con artisti come Piero Dorazio e achille Perilli, conosciuti grazie al gallerista cesenate Albo Sirri, gli permettono di elaborare una maggiore apertura ed arrivare ad una piena e consapevole maturità artistica. Presente nella sezione “giovani generazioni anni ’40, catalogo ragionato della pittura italiana a cura di Giorgio Di Genova”, è tra gli artisti selezionati per l’area ravennate nella mostra La pittura in Romagna aspetti e figure del novecento nel 2001. Sue opere sono esposte in permanenza al museo Bargellini a Cento, al M.A.R. di Ravenna, al museo Parmeggiani di Cento, a Casa Cini a Ferrara, a San Zeno in Monte con l’affresco commissionato per la cappella di S.Giovanni Calabria a Verona. Nell’estate 2019 è tra gli artisti della mostra “’Visionari e apocalittici di ordinaria follia” ai Magazzeni del Sale di Cervia.
FLAVIO FAVELLI. Vive e lavora a Savigno (Bologna). Dopo la Laurea in Storia Orientale all’Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001). Partecipa alla residenza TAM a Pietrarubbia diretta da Arnaldo Pomodoro nel 1995 e al Corso Superiore Arti Visive della Fondazione Ratti con Allan Kaprow nel 1997. Ha esposto con progetti personali al MAXXI di Roma, al Centro per l’Arte Pecci di Prato, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, al Museo Marino Marini di Firenze, alla Maison Rouge di Parigi e al 176 Projectspace di Londra. Nel 2008 ha progettato e realizzato Sala d’Attesa nel Pantheon di Bologna all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa, che accoglie la celebrazione di funerali laici. Nel 2010 è stato artista in residenza all’American Academy di Roma. Partecipa alla mostra Italics allestita a Palazzo Grassi, Venezia (2008) e al Museum of Contemporary Art (MOCA), Chicago (2009) e a due Biennali di Venezia: la 50° (Clandestini a cura di F. Bonami) e la 55° (Padiglione Italia a cura di B. Pietromarchi). Nel 2015 l’opera Gli Angeli degli Eroi viene scelta dal Quirinale e dal Ministero della Difesa per rappresentare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre. Nel 2017 il progetto Serie Imperiale vince la seconda edizione del bando Italian Council. Nel 2019 espone con una mostra personale Il Bello Inverso a Ca’ Rezzonico a Venezia.
FERRANTE GIOVANNINI. E’ nato a Castel Guelfo (BO), dove vive e lavora. Formatosi col pittore Umberto Folli, docente all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, inizia a sperimentare via via nuove possibilità tecniche ed espressive. Si specializza nel campo della terracotta e della ceramica trascorrendo periodi di formazione a Deruta e a Faenza. Inoltre, nel corso degli anni Ottanta approfondisce le problematiche architettoniche, urbanistiche ed ambientali, operando a contatto diretto con professionisti del settore. Il suo approccio di marca informale alla materia e al colore si affina durante i soggiorni trascorsi a Parigi nel 1990. Ha all’attivo la realizzazione di numerose opere monumentali, caratterizzate dall’alternarsi di materiali e tecniche diverse, tra cui, oltre alla ceramica, spiccano l’acciaio corten e il cemento. Numerose le mostre personali, nonché le partecipazioni a esposizioni collettive. Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all’estero.
ALBERTO GOGLIO. E’ nato a Brescia nel 1967. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, si è diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nel 1990. Attualmente è docente di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive come allo spazio LABA (Brescia) , al Belskie Museum (New Jersey, USA) e alla Torre Gonzaghesca (Mantova).
ROBERTA LUPPI. Nata a Casalecchio di Reno nel 1965. Compie i suoi studi a Faenza (RA), diplomandosi prima all’Istituto d’Arte per la Ceramica G. Ballardini e poi all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA). Ha insegnato Arte Ceramica all’Istituto d’Arte G. Chierici di Reggio Emilia. Designer di prodotto dal 1994 collabora con industrie del settore ceramico dei rivestimenti. Realizza oggetti per la tavola e per l’arredo sia come opere uniche che per produzioni in serie limitata. Crea sculture monumentali per contesti pubblici e privati.
LA MOSTRA
La mostra che sarà presente durante la settimana del Muro Dipinto è “Muri d’autore. Gerardo Masini da Dozza a Dakar”, inaugurata lo scorso 24 maggio, resterà visibile fino al 29 di settembre. Mostra curata da Silvia Evangelisti ed organizzata dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, in collaborazione con l’associazione Gerardo Masini, ha lo scopo di recuperare le fondamenta e le tappe di questa manifestazione nata nel 1960.
Un’altra mostra prersente è quella Gino Gamberini chiamata “NUOVE TRAME. Identità di vecchi pluviali” visitabile alla Rocca di Dozza, a cura di Rita Berselli.
PROGRAMMA
Lunedi 9 settembre: la XXVII Bienale del Muro Dipinto di Dozza prende il via con la presentazione degli artisti, ore 11 Rocca di Dozza.
Martedì 10 settembre: “Tecniche di indagine fotografica per lo studio dei Beni culturali”, workshop a cura di Ottaviano Caruso promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna (fino ad esaurimento posti), ore 9.30 borgo di Dozza.
Riallestimento Centro studi documentazione del Muro Dipinto, interviene Lucia Vanghi (Accademia di Belle Arti di Bologna), ore 20.30 Rocca di Dozza.
Mercoledì 11 settembre: “Gelato con l’artista”, degustazione di un fresco gelato durante l’intervista di Enrico Maria Davoli a Ferrante Giovannini, ore 20.30 Toscanella.
Giovedì 12 settembre: “Luce ai Muri”, artisti all’opera sotto le stelle in collaborazione con Progetto Luce, dalle ore 20.30 borgo di Dozza.
“Allunaggi nell’arte”, conversazione con Enrico Maria Davoli, ore 21.30 piazza Zotti a Dozza.
Venerdì 13 settembre: “Incantesimi”. show teatrale di Antonio Casanova (offerta libera), ore 21 Rocca di Dozza.
Sabato 14 settembre: “Antichi Muri Dipinti”, Francesco Savoia e Marcello Pedocchi presentano i restauri della loggia, ore 16 Rocca di Dozza.
“Party dietro le mura”, saluto agli artisti della XXVII edizione – BeQuadro Plus in concerto -Pic-nic nel prato e vini dell’Enoteca regionale Emilia Romagna, ore 20 parco dietro alla Rocca.
“Il Muro Dipinto” laboratorio per bambini, osserviamo i dipinti sui muri fatti dai grandi artisti e lasciamoci ispirare! Ora tocca a noi! Usiamo la fantasia e coloriamo i nostri bozzatti senza colori! Ore 15 Rocca di Dozza. Prenotazione: [email protected]
Domenica 15 settembre: “Il Muro a scatti”, progetto a cura dell’associazione fotoculturale G.Magnani, dal 16 settembre al 20 ottobre la mostra sarà visitabile presso il Museo della Rocca di Dozza, dalle 10 alle 19 piazzale della Rocca.
“3 minuti in Atelier” (proiezione nei punti di accoglienza e informazione), video-interviste agli artisti della XXVII Biennale del Muro Dipinto a cura di Agnese Tonelli.
Speciale annullo filatelico figurato, dalle ore 11.30 alle 16.30 Rocca di Dozza, Poste italiane, filiale di Bologna.
Postrossing Meetup, a cura di Carmen Palli, dalle ore 11 Rocca di Dozza.
“Il mio regno è nell’aria”, presentazione del saggio di Giorgio Ragucci Brugger, ore 21 Rocca di Dozza.
“Trio Cello in concerto”, a cura dell’associazione musicale Dozzese, ore 21 Rocca di Dozza.
Inoltre laboratori e visite guidate, “Passeggiata tra i Muri Dipinti”, il 14 e 15 settembre ore 15-16-17-18, ritrovo alla Rocca di Dozza (biglietto della Rocca €5 + €2 a persona).