Imola. “Gualtieri dice di scorporare gli investimenti verdi dal deficit. Gli investimenti pubblici (verdi e non) servono. Ma si è aumentata già la spesa corrente, la si vuole aumentare ulteriormente e si vogliono pure tagliare le tasse. Speriamo di non restare al verde”. Questa una delle frasi recenti di Carlo Cottarelli, ma l’economista ed editorialista avrà molti argomenti su ci intervenire nell’incontro pubblico organizzato dal Centro studi Einaudi per mercoledì 2 ottobre, dalle 18.30 alle 20, a Palazzo Sersanti a Imola.
La politica italiana in poche settimane è cambiata radicalmente, da un governo M5s – Lega si è è passati ad uno M5s – Pd. Intanto Renzi ha salutato il Partito democratico al grido di “Italia viva”. Poi sullo sfondo (ma non tanto) c’è la difficile situazione economica e i rapporti con l’Europa. Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta, tale da rendere davvero interessante e puntuale l’iniziativa del Centro studi Einaudi che avrà per titolo “I sette peccati capitali dell’economia italiana”.
“Il Centro Studi ‘Luigi Einaudi’ ha l’obiettivo di proporre temi legati all’economia, alle imprese e alla società, con uno spirito di approfondimento culturale che rispetti il pensiero liberale che ci ispira da sempre – afferma Pierangelo Raffini, coordinatore Centro Studi ‘Luigi Einaudi’ -. Per il 2019 abbiamo scelto di invitare Carlo Cottarelli, un economista stimato e serio che ha ricoperto incarichi anche internazionali di rilievo e che negli ultimi tempi ha riscosso una grande notorietà essendo stato protagonista nei governi Letta, Renzi e per qualche settimana anche in quello appena terminato a guida 5 Stelle – Lega come possibile Presidente del Consiglio. Scrittore di testi di economia e finanza comprensibili a tutti, ci è sembrata la persona perfetta da invitare in questo momento per parlare dei ‘peccati capitali dell’economia italiana’ e dei motivi per cui nel nostro Paese la crescita è stata così bassa negli ultimi venti anni. Cottarelli ha da tempo indicato gli ostacoli e anche i metodi per rimuoverli proponendo soluzioni a volte ‘scomode’ politicamente e che non portano voti. Pensiamo che sia anche in grado di tracciare una strada per il futuro – conclude Raffini -, con realismo e con una consapevole fiducia”.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione liberi professionisti e lavoratori autonomi “Giovanni Codronchi Argeli”, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e con la partecipazione dell’Associazione Impresa & Professioni, del Centro Studi A. De Gasperi e di Università Aperta.
La scheda
Carlo Cottarelli, nato a Cremona nel 1954, economista ed editorialista italiano, laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università di Siena, ha conseguito il master in Economia presso la London School of Economics. Ha lavorato nel Servizio Studi della Banca d’Italia (1981-1987), Dipartimento monetario e settore finanziario, e dell’Eni (1987-1988). Dal settembre 1988 lavora per il Fondo monetario internazionale del quale ha fatto parte di diversi dipartimenti. Dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l’incarico di direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fmi. Inoltre è stato responsabile per lo sviluppo e la pubblicazione di Fiscal Monitor, una delle tre riviste del Fmi. Ha scritto diversi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, libri sull’inflazione, politica monetaria e tassi di conversione. E’ stato ospite fisso nel programma di Fabio Fazio su Rai 1, Che tempo che fa. Collabora come editorialista con il quotidiano La Stampa. Nel novembre 2013 è stato nominato dal Governo Letta commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. L’1 novembre 2014, su nomina del Governo Renzi, è diventato direttore esecutivo nel Board del Fondo monetario internazionale. Dal settembre 2017 è professore visitatore presso l’Università Bocconi di Milano, dove tiene un corso di Fiscal Macroeconomics. In seguito al tentativo fallito da parte di M5S e Lega di formare un governo dopo le elezioni politiche del 4 marzo ed alla rimissione dell’incarico da parte di Giuseppe Conte, il 28 maggio 2018 gli fu conferito l’incarico di presidente del Consiglio dei ministri, accettato con riserva, per la formazione di un governo tecnico provvisorio. Tuttavia, il 31 maggio Cottarelli rinunciò “essendosi nuovamente create le condizioni per un governo politico”, spianando così la strada per la nascita del primo Governo Conte.
Tra le opere più recenti ricordiamo:
– La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare. Roma, Feltrinelli, 2015
– Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene. Roma, Feltrinelli, 2016
– I sette peccati capitali dell’economia italiana. Roma, Feltrinelli, 2018