Castel San Pietro Terme (BO). Tanti i curiosi attratti dalla “Sfida del cubo di ghiaccio”, che si è conclusa nei giorni scorsi così come era iniziata, ovvero con il Cassero, simbolo della città, a fare da sfondo al volo dei due cubi di ghiaccio che Casaclima Network Emilia-Romagna aveva precedentemente alloggiato all’interno delle due casette allestite in piazza Galvani. Dopo una settimana in cui il bel tempo l’ha fatta quasi da padrone, la casetta non isolata ha perso il 63% del ghiaccio inizialmente messo a dimora. Molto meglio la casetta isolata, dove il cubo ha perso solo il 10% del volume iniziale. Un risultato in linea con alcune esperienze del passato, assicurano gli organizzatori. In più l’acqua disciolta non è andata persa, ma è stata utilizzata per annaffiare aiuole e alberi intorno al Cassero, mentre il ghiaccio rimasto è stato portato in campagna, dove si è sciolto nel terreno per ritornare nel ciclo della natura.

“La sfida del cubo di ghiaccio è stata un’ottima occasione per vedere dal vivo quali possono essere i benefici derivanti da un’efficiente coibentazione delle case – afferma il vicesindaco Andrea Bondi, con delega alle Politiche per la difesa del territorio, l’ambiente, energie rinnovabili e mobilità sostenibile -. Il risparmio e l’efficientamento energetico sono due delle grandi sfide sulle quali occorrerà investire per garantire un futuro sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale alle future generazioni. La riduzione dei consumi negli edifici rappresenta una grande occasione di risparmio economico per le famiglie e le imprese proprietarie di immobile oltre ad essere un possibile volano di crescita per il settore dell’edilizia. L’amministrazione comunale, attraverso i fondi POR-FESR e il progetto Teeschool, sta intervenendo per migliorare le prestazioni energetiche dei propri edifici, scuole in particolare, cercando di ottenere edifici NZEB”.

Il presidente del Network, l’architetto castellano Loris Serrantoni, traccia un bilancio della manifestazione: “Debbo dire che è stata una esperienza positiva, che ha scaturito curiosità nei cittadini ed in particolare nei bambini che spesso sono venuti a curiosare per vedere il ghiaccio. D’altra parte lo scopo era proprio questo: stimolare la curiosità delle persone in modo da poter scambiare con loro alcune parole sull’argomento che più ci sta a cuore: la costruzione o il recupero di edifici secondo parametri di alta efficienza energetica finalizzata al benessere degli occupanti”.

In un momento storico di grave crisi ambientale, con i devastanti incendi della foresta amazzonica o della Siberia su tutti, il Network Casaclima Emilia-Romagna ha deciso di puntare molto sulla comunicazione verso le persone: “La maggioranza degli edifici in cui viviamo sono energeticamente obsoleti e con un clima interno non confortevole che può provocare, in taluni casi, anche problemi di salute – continua Serrantoni –. Il nostro obiettivo primario è garantire il comfort degli occupanti e per farlo lavoriamo anche, ma non solo, sulla prestazione termica dell’edificio. Quello che vorremmo diventasse un mantra è il perseguimento del benessere, perché attraverso esso si possono perseguire obiettivi di riduzione dei consumi, di uso consapevole delle risorse e di riduzione delle emissioni clima alteranti. È ormai noto che il parco edifici italiano concorre considerevolmente alle emissioni in atmosfera: costruito in larga parte nel periodo del boom economico, quando il prezzo degli idrocarburi era notevolmente più basso di quello odierno, necessita oggi di essere rinnovato ed ammodernato. Farlo con criteri di progettazione consapevoli non potrà far altro che rendere migliori le nostre città e l’aria che respiriamo”.

Alla fine di questa settimana, cosa rimane? “Rimane la personale soddisfazione di aver portato nella mia città un evento come la ‘Sfida’, iscrivendo il nome di Castel San Pietro Terme in un club ristretto di località che annovera, fra le altre, grosse realtà come Milano, Torino e Bologna. Resta l’incontro con le persone, il sostegno ricevuto dal tessuto economico del paese, con molte aziende direttamente impegnate sia come sponsor che come fattivi collaboratori alla riuscita dell’evento. Resta l’appoggio dell’Amministrazione Comunale, che non ci ha mai lasciati soli, garantendoci tutto l’appoggio di cui necessitavamo. Vogliamo ringraziare il Sindaco Fausto Tinti, la giunta comunale e tutti i funzionari che ci hanno sostenuto. Un grazie particolare va a Tomas Cenni che per ben due volte ci ha appoggiato nell’idea, facendoci da apripista. Infine un grazie personale al Network Casaclima Emilia-Romagna che ha appoggiato questa iniziativa ed ai colleghi ing. Luigi Battistini e arch. Christian Tramonti che, con me, hanno fatto sì che tutto questo si realizzasse”.