Imola. Sarà Zbigniew Szafrański, direttore della missione archeologica polacco – egiziana di ricerca e conservazione del tempio di Hatshepsut a Deir el-Bahari (Luxor) a dare il via alle conferenze autunnali del Cise, il Centro italiano studi egittologici di Imola.
L’appuntamento è per venerdì 4 ottobre, ore 18, nella sala grande di Palazzo Sersanti. La conferenza dal titolo “La regina-faraone Hatshepsut sta tornando al suo tempio a Deir el-Bahari” si focalizzerà sul tempio funerario di Hatshepsut, noto anche come Djeser-Djeser (“Santo fra i Santi”), un tempio situato sotto le scogliere di Deir el-Bahari, sulla riva occidentale del Nilo, vicino alla Valle dei Re in Egitto. Il tempio funerario è dedicato alla divinità solare Amon-Ra, ed è considerato uno degli “incomparabili monumenti dell’antico Egitto”.
Hatshepsut (1513/1507 a.C. circa – 16 gennaio 1458 a.C.) è stata una regina egizia, quinta sovrana della XVIII dinastia. È generalmente considerata dagli studiosi come uno dei migliori faraoni della storia egizia, avendo inoltre regnato molto più a lungo di ogni donna appartenente a tutte le altre dinastie native dell’Egitto. Definita «La prima grande donna della storia di cui noi abbiamo notizia», venne cancellata verso la fine del regno del Thutmose III e durante quello del figlio Amenofi da alcuni monumenti e da alcune cronache faraoniche. Presso il Tempio di Deir el-Bahari, molte statue furono rimosse e frantumate o sfigurate, per poi essere sepolte in un pozzo. Valorizzata come una delle donne preminenti nell’antichità, venne dipinta in epoca femminista, come una bellissima donna, pacifista, distaccandosi quindi decisamente dall’immagine maggiormente accreditata nel XIX secolo, che voleva Hatshepsut come un’assetata di potere, una matrigna che aveva usurpato il trono di Thutmose III.
Seguirà venerdì 18 ottobre, sempre alle 18, al museo di San Domenico, la conferenza di Tamás Bács, capo del dipartimento di Egittologia, Eötvös Loránd University, Budapest, dal titolo “Un perfetto amministratore: il Sommo Sacerdote di Amon Hapuseneb”.
Si passa poi alla primavera 20120 con tre conferenze. Venerdì 24 gennaio al museo di San Domenico, sarà ospite la dott.ssa Federica Ugliano, assegnista di ricerca, dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa e Research Fellow, Museo egizio di Torino, che parlerà di “Scavare un Museo: Eliopoli e la Missione Archeologica Italiana (1903-1906)”.
Venerdì 21 febbraio a Palazzo Sersanti sarà la volta di Susanne Töpfer, responsabile collezione di Papiri, Museo egizio di Torino con una conferenza su “I papiri del Museo Egizio a Torino”.
Conclusione venerdì 3 aprile, ore 18, a Palazzo Sersanti con il prof. Gianluca Miniaci, professore associato di Egittologia, Università di Pisa, che parlerà di “Fake news dal passato: l’arrivo degli Hyksos in Egitto e le loro tracce materiali nell’archeologia”.
La stagione di conferenze sarà dedicata alla socia ed amica del Cise Nicoletta Pirazzoli recentemente scomparsa.
Il Cise da oltre 15 anni si è dedicato come recita l’art.2 dello Statuto a “promuovere la ricerca nel campo dell’egittologia, lo studio e la diffusione della cultura dell’antico Egitto, attivando contatti fra persone, enti ed associazioni, anche di diverse nazionalità, interessati all’approfondimento della conoscenza e all’arricchimento dei popoli”. Ha perseguito questo obiettivo con tenacia portando ad Imola i più grandi nomi dell’Egittologia mondiale, ma anche tanti giovani studiosi, in particolare studiosi italiani che operano all’estero, e tanti direttori di musei che ospitano importanti collezioni egizie.
Le iniziative si svolgono con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, all’associazione turistica Pro Loco di Imola, del Museo civico Archeologico di Bologna ed dei musei civici di Imola.