Le soluzioni per il riscaldamento domestico sono oggi pressoché infinite. Tra i sistemi ibridi, i pannelli solari, i boiler, le pompe di calore e miriadi di altre soluzioni, può risultare difficile orientarsi nella scelta del giusto sistema di riscaldamento domestico.
Vogliamo quindi aiutarvi a capire quale sistema per il riscaldamento in casa sia più adatto al singolo caso.
Il minimo comune denominatore
Come abbiamo già detto, non è affatto semplice orientarsi nel settore delle nuove tecnologie per il riscaldamento residenziale. Tuttavia, un aspetto comune a tutte le soluzioni di ultima generazione c’è e si traduce in una produzione di calore più efficiente, più economica e meno inquinante.
Confermati per tutto il 2019, gli eco-bonus hanno fatto molto sul fronte della riduzione dei costi di installazione, che, oltre ai costi di gestione ridotti dalle nuove tecnologie eco-friendly (risparmio a lungo termine), permettono di ammortizzare ulteriormente la spesa.
Il bonus caldaie: come funzionano le detrazioni 2019
Il bonus caldaie 2019, previsto dalla legge di bilancio 2019, può essere fruito fino al 31 dicembre 2019 dai chi intenda sostituire l’attuale impianto di climatizzazione con una caldaia a condensazione. Per questo genere di interventi, sono previste detrazioni nella misura del 50 e del 65%.
La detrazione del 50% è prevista per i seguenti interventi:
• sostituzione di finestre e infissi;
• installazione di caldaie a biomassa;
• installazione di caldaie a condensazione classe A (prive di valvole).
La detrazione del 65% è invece prevista per:
• coibentazione involucro opaco;
• installazione di pompe di calore;
• installazione di collettori solari;
• installazione di scaldacqua a pompa di calore;
• installazione di pompe di calore integrate con caldaia a condensazione (ibrido);
• installazione di caldaie a condensazione di classe A con sistemi di termoregolazione innovativi di classe V, VI, VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.
Orientarsi nella scelta del modello più adatto
L’eco-bonus è applicabile alle spese sostenute per diverse tipologie di interventi: caldaie a condensazione classe A (con o senza sistemi di termoregolazione), pompe di calore, pannelli solari, caldaie a biomassa, soluzioni ibride sia in versione interna sia in versione esterna (qui le principali differenze). Più o meno nel giro di un anno dall’installazione, questi sistemi di ultima generazione permettono di recuperare almeno la metà dell’investimento.
Cosa è escluso: non rientrano in questo bonus i bollitori e gli scaldabagni. Al di là del bonus, è comunque vantaggioso sostituire una caldaia vecchia con uno scaldabagno tecnologicamente avanzato, poiché il risparmio in termini di costi in bolletta è comunque garantito dalla maggiore efficienza dei prodotti di ultima generazione.
Funzionamento di alcuni sistemi sistemi di riscaldamento moderni
Con le nuove proposte del settore dei riscaldamento, stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione sul fronte della riduzione dell’inquinamento e dell’abbattimento dei costi di gestione degli impianti di riscaldamento e di condizionamento. Di seguito spieghiamo il funzionamento di alcune soluzioni per il riscaldamento domestico altamente consigliate.
Le pompe di calore
Per fornire calore agli ambienti, le pompe di calore sfruttano l’energia termica a proprio vantaggio, funzionando come un frigorifero, ma al contrario. La pompa di calore estrae il calore dall’esterno e lo reimmette all’interno degli ambienti aumentandone la temperatura (da 3 a 6 volte maggiore).
Si sconsiglia l’installazione di una pompa di calore in zone particolarmente rigide, poiché le prestazioni dell’apparecchio potrebbero non essere delle migliori e i risparmi esigui.
Le caldaie a biomassa
L’unica spesa richiesta da questo sistema è rappresentata dal combustibile. Una volta installata la caldaia a biomassa, il risparmio sarà garantito: il pellet costa circa 35 euro a quintale, una cifra che oscilla anche a seconda del periodo di acquisto (acquistare il combustibile in estate può essere più vantaggioso in termini di costi). In questo caso, il pellet è il combustibile più economico sul mercato, specialmente in relazione ai consumi medi di un bruciatore.
I costi dell’installazione di una caldaia a biomassa sono ingenti, si parla di oltre 3.000 euro, ma bisogna considerare che la spesa si ammortizza già nell’arco dei successivi 5 anni.
Le caldaie a condensazione
Scegliendo questa opzione, l’unica accortezza che bisogna avere è di acquistare un prodotto che garantisca il massimo sul fronte delle prestazioni. Anche in questo caso, i costi di installazione saranno maggiori, ma si avrà un risparmio considerevole in bolletta e minori emissioni inquinanti.
Il funzionamento di una caldaia a condensazione si basa sull’utilizzo dei fumi di combustione per la produzione di energia alternativa rispetto alla combustione. I fumi si raffreddano e passano dallo stato gassoso a quello liquido, eliminando le dispersioni tossiche nell’aria.
I collettori solari
Abbinabili a quasi tutti i sistemi di riscaldamento descritti finora, i collettori solari trovano un ampio impiego nel riscaldamento dei sistemi di accumulo dell’acqua calda (sia per il riscaldamento sia per l’uso sanitario). L’impiego ibrido dei collettori è attualmente molto diffuso, ma, essendo dipendente dall’energia solare, occorre valutare attentamente le condizioni climatiche del luogo d’installazione.
Link utile
Il portale dell’Enea per le detrazioni fiscali per il risparmio energetico negli edifici esistenti.