Imola. “Cooperative da riscoprire, dieci tesi controcorrente” è il titolo del libro curato dal Prof. Carlo Borzaga, docente dell’università di Trento, che verrà presentato mercoledì 9 ottobre, ore 18, nella Sala delle Stagioni, in via Emilia 25 a Imola. L’autore Carlo Borzaga dialogherà con Gianmaria Balducci, presidente di Cefla.

Leggendo i giornali, ascoltano i discorsi della maggior parte dei politici o se vogliamo di una gran parte degli italiani, non si può certo dire che la cooperazione sia guardata con l’attenzione di cui era stata oggetto dal secondo dopoguerra fino alla fine degli anni ’90. E neppure che goda in questo momento di una ottima reputazione. Eppure, se si guarda ai numeri che produce – e di cui si cercherà di dare conto in questo saggio – meriterebbe sia l’una sia l’altra perché rappresenta per l’Italia una risorsa di importanza crescente proprio a partire da questi primi anni del secolo.

In realtà in Italia di cooperative si parla abbastanza, ma considerata la scarna conoscenza di base il dibattito produce un esito contradditorio. Nelle occasioni ufficiali si è spesso generosi nel riconoscerne la funzione sociale e la loro capacità di stare sul mercato. Di essere luoghi dove è possibile tenere insieme competizione, efficienza, inclusione sociale; dando al contempo un importante contributo economico e occupazionale. Al contrario, sui media se ne parla perlopiù male, soprattutto quando un cooperativa è coinvolta in qualche scandalo. E si contribuisce, così, a formare una reputazione negativa dell’intero comparto. Ma qui metro e misura sfuggono ai più: se ne parla molto più a lungo (e più ampiamente) rispetto a scandali che toccano (o addirittura travolgono) imprese d’altro tipo. E invece, sostiene il prof. Borzaga la cooperazione ha ancora molte carte da giocare.