Lugo (Ra). Nei mesi scorsi tutta l’attenzione dell’opinione pubblica era focalizzata sulle vicende governative, e quindi ci si è “scordati” che sono operativi i nuovi governi locali. Ed è giusto sottolineare che in questa fase ancora così complicata l’amministrazione locale può avere un grande ruolo per favorire crescita e rilancio delle aziende. Abbiamo coinvolti in questa riflessione il presidente della Cna di Lugo, Nicola D’Ettorre.

Come dovrebbe operare, concretamente, la giunta comunale?
“Il documento unico di programmazione  dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna contiene una serie di ‘mission’ molto ricche di contenuti. Come Cna siamo pronti a dare il nostro contributo per  sviluppare un sistema maggiormente attrattivo per le imprese interessate ad insediarsi in questo territorio, realizzando una vera e propria mappatura delle  aree produttive,  e  lavorare con costanza per aiutare le  imprese già presenti sul territorio, in un’ottica di rafforzamento e crescita economica.  Bisogna creare opportunità di sviluppo nel settore green, agevolandone la conoscenza al pubblico tramite conferenze ed eventi come la Fiera Biennale che è la nostra vetrina favorita per promuovere le eccellenze del nostro territorio. In una ottica di miglioramento di questa vetrina è necessario dare una maggiore efficacia alla comunicazione e alla promozione della Fiera Biennale del 2020 magari agendo anche sulla riorganizzazione ed un ampliamento degli spazi espositivi. Inoltre sarebbe molto interessante promuovere l’insediamento nei centri storici di quelle attività artigianali ormai in disuso come il calzolaio, arrotino ecc. magari agevolando, attraverso forme di finanziamento, l’insediamento di tali attività. Però è molto importante che tutte le azioni sopra riportate vengano costantemente monitorare per adottare i correttivi più opportuni nel minor tempo possibile.”

Si aggrava inoltre uno storico problema, mancano operai e periti e oggi Confindustria chiede una forte immigrazione per reperire manodopera. Come si può agire per dare il giusto riconoscimento a tanti lavori manuali che sono indispensabili per le imprese?
“Innanzitutto cercando di valorizzare il più possibile ‘la cultura del fare le cose’ che certamente rappresenta, soprattutto in questo momento economico, una delle armi più vincenti per l’economia di un territorio dove non esistono grandi siti industriali per cui la specializzazione specifica/ manuale è di vitale importanza. Purtroppo viviamo un momento storico nel quale, specialmente in alcuni settori terziari e manifatturieri, esiste il rischio concreto di una vera e propria estinzione delle relative professionalità manuali che ci hanno sempre contraddistinto. Oggi c’è una eccessiva distanza tra programmi di studio e il mondo del lavoro; bisogna accorciare questa distanza che risulta maggiormente aggravata dal sistema scolastico professionale poco appetibile.  Su questo tema  a Lugo abbiamo un esempio molto positivo infatti pochi giorni fa è stato inaugurato, presso la sezione tecnica del Polo Tecnico Professionale di Lugo, una nuova aula laboratorio allestita con macchinari di ultima generazione.  La dimostrazione che una più stretta sinergia fra scuola e mondo imprenditoriale può dare ottimi risultati.”

E infine una riflessione sulla sua associazione cosa potrebbe fare per dare di più alle aziende associate?
“Le associazioni di categoria devono riuscire ad innovarsi snellendosi ed adattandosi alle nuove dinamiche sociali e politiche in continuo mutamento. Come Cna riusciamo ad assicurare un insieme di servizi che non si vedono, che però devono essere garantiti con continuità e con certezza, in modo che ogni persona che opera all’interno dell’Associazione, e ogni associato, abbia a disposizione quello che gli serve, quando gli serve. Per questi motivi la Cna offre agli associati una vasta gamma di servizi, da paghe e contributi fino alla pura consulenza.  La nostra missione è dare valore all’artigianato e alla piccola e media impresa e rappresentarne l’unità. Tale missione è nostro dovere affrontarla affiancando le imprese nel percorso di crescita e sviluppo, offrendo tutela, informazione, formazione, e la massima  rappresentanza  nei confronti dei decisori pubblici senza dimenticarci la  particolare attenzione alla diffusione della cultura imprenditoriale e del lavoro fra i giovani, attivando rapporti di collaborazione con le scuole medie inferiori e superiori”.

(m.z.)