Da dodici anni Nora Krug, di origini tedesche, vive negli Stati Uniti. Lì ha iniziato a porsi domande, dopo aver incontrato emigrati, rovistato tra le cartoline dei rigattieri, tenuto in mano cimeli del Novecento. Finchè non si è resa conto di dover cominciare a fare domande scomode in famiglia, sulla sua città natale, sui nonni. Per capire ed indagare quel sentimento di colpa che ha avvolto la storia della seconda parte del secolo scorso, in Germania. Heimat, dunque, Patria, e ne nasce un graphic novel di rara potenza, capace di segnare un punto di partenza. (Venerdì 29 novembre alle 19,30, l’autrice interverrà all’inaugurazione della mostra “Nora Krug, Heimat” , presso il Museo Internazionale e Museo della Musica di Bologna).
Miglior graphic novel 2018 per The New York Times, The Guardian e The Comics Beat. Vincitore del “National Book Critics Circle Award” nella categoria Autobiografie. Illustratrice dell’anno per il Moira Gemmill Prize del Victoria and Albert Museum.
La scheda
Nora Krug, Heimat, Einaudi (Traduzione di Giovanna Granato)
Una giovane donna alla ricerca delle proprie radici che affondano nel periodo e nel luogo piú complessi del Novecento: la Germania hitleriana. Nora Krug setaccia archivi, colleziona foto, scova cimeli, rievoca memorie per ricostruire le vicende della sua famiglia e comprendere che ruolo essa abbia avuto durante il Nazismo. Il risultato, poetico e commovente, è una graphic novel di rara potenza immaginifica che si interroga su un senso di colpa collettivo che non accenna a disperdersi
Ottima graphic novel.