Imola. “Idee, condivisione, candidatura a sindaco in grado di rendere evidente la netta novità che si propone alla città…dimostriamo che abbiamo capito la lezione e diamo al candidato tutto il tempo per incontrare a fondo la città. Questa è una sintesi di un estratto di un documento del Pd imolese.Traduco dal politichese:un candidato innocente per gli errori commessi negli anni passati.Un candidato giovane ma non pescato a caso tra un’urna che contenga carte d’identità di persone nate da un certo recente anno in su. Arrivare presto alla designazione per consentirgli di fare la più grande campagna di ascolto e di raccolta di proposte possibile.Sono tutte considerazioni che mi convincono e che mi portano a fare un nome corrispondente alle considerazioni del documento Pd. Dovessi decidere io, candiderei Marco Panieri”. Così Massimo Marchignoli, già sindaco a piazza Matteotti e deputato Pd, lancia su Facebook l’attuale segretario del Pd Marco Panieri come prossimo candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni amministrative che si terranno nella prossima primavera. E pare proprio che con lui sia d’accordo anche il senatore (e già sindaco) Daniele Manca e pure altri maggiorenti e iscritti.
Ora, non c’è nulla di scandaloso. Panieri da oltre un anno sta guidando il partito senza guadagnare nulla e con grande impegno. Resta da ponderare bene se si tratti di un azzardo o meno su una persona giovane che non ha ancora avuto un’esperienza nell’Amministrazione comunale (giunta, ndr), a differenza proprio di Marchignoli e Manca che erano già stati sindaci rispettivamente di Castel del Rio e Dozza (Manca pure capogruppo in Regione). Sicuramente ha più esperienza amministrativa Fabrizio Castellari che è stato vicesindaco per quasi dieci anni e ha un forte rapporto con parte della società civile. Ma pure Panieri, più o meno, ce l’ha.
Ora bisogna vedere come la prenderanno i possibili alleati del centrosinistra, soprattutto la renziana Italia viva e i sostenitori di Carmela Cappello, che parrebbe intenzionata a riprovarci dopo la sconfitta del 24 giugno 2018 e in conseguenza di un’esperienza di oltre un anno come consigliere comunale.
Molto silenzioso in questo periodo il già sindaco e on. Raffaello De Brasi che però è attivissimo, colui che sa scrivere meglio i documenti politici, nella segreteria guidata da Panieri. De Brasi ha già dichiarato a www.leggilanotizia.it di non essere più interessato a esperienze istituzionali a quasi 70 anni, ma di essere animato solamente dalla passione politica. Ma se Panieri non passasse dagli alleati e ci fossero dubbi sul suo nome, insomma se il Pd e gli alleati gli chiedessero di impegnarsi come figura di mediazione per cinque anni direttamente nelle istituzioni cosa farebbe?
(Massimo Mongardi)
con l’endorsement di Marchignoli, Panieri è fottuto . 1’ eliminazione , meno di una settimana.
Marchignoli? Chi era costui?