Imola. Non è passato inosservato l’intervento della dimissionaria Manuela Sangiorgi, che il 18 novembre scorso, in un video, ha ammesso di aver scritto a Liliana Segre per raccontargli la sua esperienza da sindaco. Ma sopratutto, per metterla al corrente delle accuse ricevute per via della sua relazione con Simone Carapia. Non sappiamo se e cosa risponderà la senatrice a vita, sappiamo però come hanno reagito gli imolesi. In particolare quelli già critici con l’ex sindaca, hanno mostrato la loro ampia indignazione sui social, postando, in segno di solidarietà, alcune foto dell’ex prigioniera di Auschwitz-Birkenau.
Tuttavia, nonostante l’accostamento infelice da parte dell’ex Prima cittadina, la quale ha sostenuto di essere stata discriminata proprio come la signora Segre. Le sue affermazioni però, sembrano fossero rivolte agli attacchi sui social che la senatrice aveva ricevuto nelle scorse settimane. Dunque, nessun accostamento con l’Olocausto, speriamo. Tra gli imolesi l’argomento caldo è stato questo, senza nessuna esclusione di colpi.
Nel frattempo, gli attivisti pentastellati pensano a spolverare i pochi cocci rimasti intatti in vista della campagna elettorale per le amministrative del prossimo anno. Si parla di un imolese proveniente da Roma, grillino dalla prima ora. Nel frattempo, l’ex consigliere Baraccani è riapparso sulla piazza dopo una lunga assenza, in soccorso dei compagni. Adesso, Patrik Cavina si colloca tra i maggiori papabili al ruolo di candidato a Sindaco. Cavina è tra i più stimati nel M5S e piace molto anche a sinistra oltre che al mondo cattolico. Anche se chiudere la stalla quando i buoi sono scappati non serve a molto. Su Cavina infatti, c’era molto scetticismo un anno e mezzo fa rispetto alla figura della Sangiorgi.
(Aris Alpi)