Faenza. Presentati i dati relativi alle affluenze turistiche nell’ambito del turismo ceramico. Dati incoraggianti per una città che, malgrado le sue piccole dimensioni, è una fucina di eventi soprattutto relativi all’arte ceramica che attirano ogni anno turisti da tutto il mondo.
Le percentuali relative al turismo nella città manfreda sono state presentate da Massimo Feruzzi, dell’agenzia JFC (agenzia di marketing e promozione turistica di Faenza) e sono relativi al 2018, ultimo anno in cui ha avuto luogo Argillà; in particolare, è stato segnalato dalle statistiche che 2 ospiti su 10 sono venuti a Faenza prettamente per la ceramica, mentre chi è stato ospitato a Faenza dalle strutture ricettive per motivi lavorativi ha speso come valore medio camera 98 euro giornalieri per la ceramica.
Inoltre, la ceramica genera un fatturato complessivo di 2 milioni 476 mila euro, mentre l’ambito leisure (svago) genera un fatturato di circa 4 milioni e mezzo di euro; per singolo turista vengono spesi mediamente 86 euro al giorno, mentre per il settore ceramico il suo valore presenza è 116 euro e per l’autodromo di Imola 125 euro giornalieri, seppure con una presenza minore rispetto alla ceramica.
Per quanto riguarda Argillà, il livello di internazionalizzazione turistica ha raggiunto una percentuale del 41,6% mentre chi si è recato a Faenza per la prima volta in occasione della mostra -mercato ha costituito un 78% delle presenze e, allo stesso tempo, i bar e i ristoranti hanno registrato (nello scorso settembre 2018) un incremento complessivo del 45%.
Dati quindi positivi, e questo perché “Faenza ha un vero e proprio potenziale turistico, che è stato altresì accresciuto grazie al lavoro sinergico di Comune, Regione e Istituzioni culturali, un gioco di squadra di cui andiamo piuttosto orgogliosi, che deve essere sia un punto di arrivo oltre a un punto di partenza per crescere sempre di più” , commenta l’assessore regionale al Turismo e al Commercio Andrea Corsini.
(Annalaura Matatia)