Una notizia insolita, inattesa, decisamente imprecisa. Si ha notizia di nuvole di Sardine vaganti ai margini della pianura Padana: in piena libertà. I pescatori professionisti avvezzi a tutt’altro ambiente di pesca per non parlare delle modalità intrinseche si rifugiano in luoghi a loro non avvezzi lanciando gridolini e di stupore e di misurato entusiasmo. Il ripetersi di tali fenomeni li vede ora spiazzati e in fase di studio di nuove reti, di nuove esche, di nuove nasse.
Si danno per certe notizie che vedono oscuri condottieri utilizzare nuovi richiami per radunare questi copiosi branchi, nuovi sistemi idonei ad eludere le oramai abusate veline corrose dal tempo: i branchi appaiono come immuni dai richiami di sempre, vaccinati abbondantemente contro ogni sorta di avvisi o segnalazioni di opportunità oramai scontate, corrose dal tempo, rese inutili dall’abuso. Sembra che il tam tam sui social, i giri di mail e i numerosissimi “vuotsapp” riscuotino ampio successo e riescano in fenomeni di aggregazione impensabili e insperati. Per non parlare poi dei capi-branco: sorta di perfetti sconosciuti al di fuori di qualsiasi circuito di convenienza e di interesse, visi sconosciuti negli ambienti soliti ai pescatori di professione, visi puliti ed intonsi: mai vista una cosa simile!
Il tutto nel disperato tentativo di evitare la nassa più pericolosa e infida, quella del barbuto cacciatore di consensi, l’insaziabile procacciatore di assenso, il trascinatore di branchi nei più famosi lidi ravennati. Da indizi sicuri e “soffiate” altrettanto indiscrete, ci è dato apprendere che altri pescatori abbiano cercato di convogliare i branchi verso derive scontate ma abbiano, come si suol dire, ricevuto legnate sui denti.
I più fieri antagonisti del barbuto e indomito pescatore hanno finito per lanciare sorrisi e segni di assenso e alcuni attenti osservatori osano spingersi anche oltre, affermando con malcelato timore che senza queste sardine non si riuscirà nel confezionare “scatolette” come si è usi. Già, la consuetudine, il consueto inganno approntato con l’esperienza è il gioco di sempre, i pescatori di sempre, le scatolette di sempre.
Forse, e si ripete forse, gli avvezzi pescatori, quelli che da sempre occupano i moli di attracco, farebbero bene a riflettere sul repentino mutare di tali branchi, considerare che si tratti nella maggior parte dei partecipanti di novellame, di giovani avanotti che si temono il barbuto pescatore, ma residuano una insolita diffidenza verso altri tipi di pescatori, magari senza barba ma da tempo ingannatori, intrallazzatori fumogeni, più volte sorpresi a invertire rotte a loro più favorevoli ma dure e faticose per i branchi che, ora, sembrano voler nuotare liberi e indipendenti, in assenza di infide sirene di odissea memoria.
Se sono sardine cresceranno, ma in vera libertà.
(Mauro Magnani)
Sarà una dura lotta per la supremazia con tutti i boccaloni che ci sono già in giro….
Le sardine sono un utile strumento per la misurazione del disagio piddino e comunque una piazza più contro qualcuno che per qualcosa: il silenzio delle idee a sinistra resta assordante, ma basta un nemico a farli sentire tutti amici.
Contenti loro…
Il Movimento delle Sardine mi dà una speranza per la libertà dell’intelligenza dei nostri giovani. Già avevo sperato nei “Viola” (che paiono essersi dileguati, ormai); poi nei 5 Stelle ,che purtroppo si stanno dimostrando assenti nell’ascoltare chi non è “dei loro”, non rendendosi conto che facendo così restano nell’ignoranza più buia rispetto una tematica di fondamentale importanza: L’ambiente, di cui come gli altri partiti straparlano non sapendo i tranelli già predisposti per strumentalizzare questo capitolo di importanza vitale per la società intera.
PER FARLA BREVE Non capiscono (e spero che le “Sardine” ascolteranno), che con le “energie alternative si sta perpetrando il danno più grave proprio a carico dell’ambiente: cioè le CENTRALI A BIOMASSE; sono la base per incrementare vertiginosamente la CO2 nell’atmosfera, e con essa metalli pesanti e diossine (causa di aumento di patologie cancerogene nonchè di malattie croniche dell’apparato cardio-respiratorio) causa di vertiginoso incremento di mortalità soprattutto a carico delle generazioni, oggi più giovani, per non parlare dei loro figli e nipoti.
In Più comporterà l’azzeramento progressivo nei prossimi anni del patrimonio boschivo forestale della penisola. E ciò proprio “grazie” alla recente nuova legge denominata “TESTO UNICO FORESTALE” (T U F F) , approvata proprio quando l’ultimo governo Gentiloni-(Renzi) era appena stato “bocciato” dall’elettorato nazionale. Poi gli altri due governi avvicendatisi (giallo-verde, e, ora giallo-rosa) hanno e stanno perseverando. (Se poi arriverà la Lega, certamente sarà ancora peggio).
Spero che ci sia una possibilità che Il benarrivato Movimento spontaneo delle “Sardine” sia aperto ad ascoltare” (Cioè non si richiuda nella stessa “Torre d’Avorio” dei 5 Stelle , che “non hanno più avuto tempo per ascoltare” voci QUALIFICATE) .
Stefano Gotti
Consigliere del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi; Socio Fondatore del Gruppo Unitario per le Foreste Italiane.(G.U.F.I.).
Medico-chirurgo (membro dell’I.S.D.E medici per l’ambiente -sezione italiana-). cell. 3200430155 (l’indirizzo e-mail, che ho riportato qui sotto, va scritto però tutto con i caratteri minuscoli) stefano.gotti@yahoo.it