Bologna. Vittoria netta del centrosinistra in Emilia Romagna. Dopo le prime apprensioni all’inizio dello scrutinio, con il passare delle ore è arrivata la certezza della riconferma di Stefano Bonaccini alla presidenza della Regione che era diventata una sorta di referendum anche per il governo nazionale.
Il dato, a scrutinio ormai terminato (4485 sezioni su 4520), danno il centrosinistra e il suo candidato al 51,41%, staccando di circa 8 punti Lucia Borgonzoni candidata leghista del centrodestra che si attesta al 43,65%.
IL resto è poca roba e decreta la quasi scomparsa del Movimento 5 stelle che vede il suo candidato Simone Benini fermarsi al 3,47%, percentuale appena sufficiente per entrare nel consiglio regionale.
Domenico Battaglia del Movimento 3 V (Vaccini Vogliamo Verità) è fermo allo 0,47%, così come le tante anime della sinistra che fu: Laura Bergamini del Partito comunista allo 0,44%, Marta Collot di Potere al popolo allo 0,30% e Stefano Lugli (Rifondazione comunista e altri) allo 0,26%.
In Calabria non c’è stata storia, Jole Santelli del centrodestra ha raggiunto il 55% staccando di 25 punti Filippo Callipo del centrosinistra: 55,3% contro il 30,2%.
Perfetto: ora aspettiamo, coerentemente con gli impegni elettorali presi, il trasporto pubblico gratis per gli studenti; l’annullamento del bando Herambiente per la discarica di Imola; il rispetto della legge sui limiti di rumore dell’autodromo; una diffida alla Florim di Mordano per eleminare polveri, rumore e vibrazioni percepiti nelle abitazioni della borgata Chiavica.