Faenza. Era il 1880 quando Giuseppe Fabroni, per onorare la figlia da poco scomparsa, dava alle stampe le Poesie inedite e postume di Maria Virginia Fabroni da Tredozio. La poetessa, già conosciuta a livello nazionale, era morta di tisi due anni prima, il 10 agosto 1878, poco prima di convolare a nozze con il suo amato. Nella sua breve esistenza aveva composto circa 200 liriche, pubblicate in prevalenza con la Tipografia Nistri di Pisa (città dove si era trasferita per alcuni anni per studiare al Conservatorio) e una raccolta di racconti edita dalla Treves, la casa editrice italiana di maggior prestigio dell’epoca.

Oggi, dopo quasi 140 anni di silenzio editoriale, una selezione di 27 liriche della Fabroni (1851-1878), rappresentativa della sua produzione, è stata finalmente ripubblicata e portata a conoscenza dei lettori moderni grazie al volume Maria Virginia Fabroni – Poesie scelte, edito dalla casa editrice faentina “Tempo al Libro”. Il progetto nasce dalla sezione tredoziese della “Libera università degli adulti” di Faenza, che ha voluto rendere omaggio alla sua illustre compaesana con una serie di incontri alla scoperta dei suoi versi e della sua vicenda biografica.

A curare il libro, che gode del patrocinio gratuito del Comune di Tredozio, sono stati Lorenzo Bosi, la professoressa Maria Grazia Nannini e Barbara Verni. Il volume è completato da un glossario poetico commentato dalla professoressa Silvia Ricci e da un saggio stilistico del critico letterario Luca Cenacchi.

Maria Virginia Fabroni – Poesie scelte (132 pag., 12 euro) è già distribuito nelle principali città romagnole, nei punti vendita più attenti all’editoria locale.

Per informazioni su dove trovarlo o come riceverlo: [email protected], tel. 347.2567067.