Imola. Un ex fedelissimo e grande divulgatore del grillismo che ora non le manda a dire al suo vecchio partito. Si può riassumere così la recente parabola di Fabiano Cavina, dall’anno scorso in quota Lega, il quale ha completamente disconosciuto il partito che l’ha candidato, e di conseguenza fatto eleggere, in consiglio comunale. Ma dall’anno scorso, il consigliere comunale, per contrasti relativi al mandato Sangiorgi, è passato dall’altra parte della barricata. Forse, fiutando prima di altri il crollo del muro grillino sul Santerno.

Fabiano Cavina

Motivo dell’ultima discordia fra il membro del Carroccio e il Movimento 5 stelle imolese, la pubblicazione di un video nelle scorse ore. Gabriele Betti, leader ombra del Movimento imolese e fedelissimo di Beppe Grillo, ha pubblicato un singolare video, in compagnia del candidato alla presidenza della regione Emilia Romagna Simone Benini. Nella sequenza, veniva simpaticamente inscenato un “finto funerale” nei riguardi di un defunto Movimento 5 stelle. In pieno stile Grillo. Tuttavia, visti i recenti risultati elettorali che collocano il partito fondato da Casaleggio e Grillo a poco più che una riserva indiana, viene da pensare se, oltre allo sdrammatizzare, ci sia un piano serio per la ricostruzione della realtà politica.

Fabiano Cavina infatti, approfittando delle recenti difficoltà grilline, affila gli artigli confezionando l’ennesimo affondo politico: “Esiste un poltronificio, il movimento non è mai esistito e di conseguenza non può essere morto”.
Resta da capire se il camaleontico Cavina, la pensasse nell’identico modo anche quando invocava a gran voce il credo di Beppe Grillo e Casaleggio. Poi continua: “Non sono riusciti nemmeno a far entrare in regione il loro candidato a Presidente perchè nessuno lo ha votato” e spiega “Per via del voto disgiunto, hanno tutti scritto Bonaccini. Poi speriamo che un assessore all’Ambiente, sia magari un M5S uscente, cosi da far capire che gli inciuci li sapete fare. Per il resto, non voglio insegnare nulla a nessuno – esorta il leghista  e conclude – mi vergogno davvero molto di aver creduto e combattuto per anni per vedere ciò che si celava dietro al grido di ‘Onestà Onesta’. Io voto Lega e nulla è peggio di mancare la parola dei cittadini”.

(Aris Alpi)