Venezia. La vicenda risale ad alcuni anni fa e riguarda l’ipotesi di smaltimento abusivo di rifiuti mescolati con asfalti e sparsi in aree del centro nord con particolare riferimento al Veneto e all’Emilia. In questa vicenda – chiamata da alcuni media”strade al veleno” – l’anno scorso furono coinvolti oltre 100 Comuni per asfalti coperti di Concrete Green illecito, con nichel, cromo, cloruro e piombo finiti nel bitume usato per riparare piazze e strade pubbliche come denunciò Alberto Zolezzi, deputato del M5S.

Ora il Gup (Giudice per le udienze preliminari) di Venezia ha disposto i rinvii a giudizio rinviando il procedimento al giudice monocratico di Verona. La data dell’udienza sarà comunicata nei prossimi giorni. A comunicarlo è Vito Totire, portavoce del circolo “Chico Mendes” di Bologna, da tempo impegnato nelle battaglie contro i rifiuti tossici e amianto in particolare.

“L’avvocato Luca Partesotti del foro di Venezia, che ringraziamo per l’alta professionalità ancora una volta dimostrata, ci ha informa del rinvio a giudizio – scrive Totire -. La nostra associazione seguirà il procedimento come parte civile e non mancheremo di tornare a informare sui nuovi passaggi, nel nostro impegno teso a vigilare su pratiche che – se le accuse saranno provate – hanno messo gravemente a repentaglio la salubrità dei suoli e la salute dei lavoratori addetti. Proponiamo che la Regione E-R convochi una riunione delle parti civili al fine di un loro coordinamento. In un momento storico in cui non esiste nessuna impresa industriale che non si dichiari green (il che fa sorgere molti dubbi) magari qualcuna ‘niente green’ riusciamo a contrastarla? Ovviamente gli imputati sono innocenti fino al giudizio oppure… fino alla prescrizione”.

Secondo diversi media nella sola provincia di Bologna i Comuni coinvolti sarebbero Calderara, Casalecchio, Castel San Pietro, Castello d’Argile, Crespellano, Crevalcore, Galliea, Granarolo, Imola, Loiano, Monghidoro, Monteveglio, Ozzano, Pieve di Cento, San Lazzaro, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese, Sasso Marconi e Zola Predosa, alcuni di questi, come Loiano, si sono costituiti parte civile.