Imola. Autodromo e rumore. Dopo tante polemiche e soluzioni mai trovate, ora l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) ha rilasciato il suo parere sulla questione in seguito a una richiesta avanzata dal comitato Autodromo di Imola.

L’autodromo di Imola

Il parere dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale non lascia spazio a dubbi. Ed ora il comitato Autodromo chiede “il rispetto della Legge”.

In riferimento alla definizione di “sedime” di un autodromo, l’Ispra scrive: “Tale definizione non ammette di considerare sedime qualsiasi area non funzionalmente destinata all’attività motoristica, sia pubblica che privata; sono quindi da escludersi le aree ove insistono edifici abitativi, scuole, parchi pubblici e altri ricettori sensibili e relative pertinenze, nonché infrastrutture pubbliche (strade, ferrovie…)”.
In pratica i limiti acustici previsti dalla normativa di settore (DPR 304/2001) tutelano tutti i residenti, nessuno escluso.

“Da alcuni anni Formula Imola e il comitato Autodromo Vivo sostengono che l’area di ‘sedime’ dell’autodromo sarebbe tutta l’area interna all’anello – si legge in una nota del comitato Autodromo di Imola -. Questo indipendentemente dalla peculiare circostanza che ad Imola vi sia la presenza di altri impianti sportivi, strade pubbliche, un parco pubblico, alcune attività economiche e circa trenta immobili ad uso residenziale. Il tutto apparirebbe – secondo loro – un insieme omogeneo legittimamente dedicato all’attività sportiva di carattere motoristico tanto da divenire un unicum parte integrante dell’infrastruttura. Dall’altra parte i residenti non si sono mai sentiti un unicum di alcunché e non ritengono le loro proprietà private, il Parco delle Acque minerali e le strade pubbliche aree funzionalmente destinate all’attività motoristica. Chiedono il rispetto della Legge e di essere tutelati come la normativa di riferimento prevede. Al centro il silenzio della politica o, ancor peggio, la complicità della politica spesso affascinata dal vizio di delegittimare l’organo istituzionale di controllo ambientale di riferimento, Arpae, per dare credito ad interpretazioni ‘di parte’ del Gestore dell’autodromo”.

Ora questo autorevole chiarimento non lascia spazio a molte interpretazioni: “In questo contesto giuridico, come peraltro sempre sostenuto con forza da Arpae, la postazione fonometrica 7 di via Dei Colli risponde perfettamente ai requisiti richiesti dalle norme e ripresi in modo chiaro e circostanziato da Ispra. La centralina di rilevamento del rumore è posizionata fuori dal sedime dell’autodromo, in area pubblica (via Dei Colli); appesa ad un lampione dell’illuminazione pubblica; collocata in prossimità di ricettori e rappresentativa del rumore emesso dalle attività motoristiche. Oltre a essere posta lungo la traiettoria di propagazione del rumore. Naturalmente siamo certi che di tale chiarissimo e circostanziato responso si terrà conto nelle azioni di programmazione e di gestione delle attività motoristiche 2020 e, soprattutto, nelle necessarie azioni di controllo dell’impatto acustico che esse producono. Sappiamo che la legge del più furbo gode di un certo fascino, ma noi – e non solo – crediamo che la legalità sia un valore e un elemento determinante per la convivenza civile. E questo chiediamo: il rispetto della Legge”, conclude il comitato.

Estratto risposta ISPRA 22 gennaio 2020