A Torino è nato un quartiere speciale dove gli oggetti non si buttano, si regalano a chi ne ha bisogno. Fondato sull’aiuto reciproco e sul senso di comunità, il progetto “Mirafiori quartiere a spreco zero” punta a creare un quartiere solidale, mettendo in rete chi dona e chi ha bisogno. In cui tutti sono importanti.

Proviamo per un istante a pensare un mondo in cui ciò che io ho da gettare possa servire a chi ne ha bisogno e non può acquistarlo. Nessuna utopia, un’idea più che praticabile, come nel caso del “quartiere a spreco zero”, nato a Torino per essere un vicinato della solidarietà, in cui le persone si adoperano per venire in soccorso di chi è in difficoltà, basandosi sull’economia del dono e su una vera e propria rete di aiuto reciproco.

Mirafiori, periferia sud di Torino, zona sorta per la grande quantità di operai arrivati a lavorare alla Fiat. Un luogo perfetto per un progetto solidale di tale portata, con la sua eredità di cooperative operaie e enti di mutuo soccorso. Che, in un certo senso, hanno lasciato ricordi che risuonano nell’idea di un quartiere che dà a chi ha bisogno secondo necessità e dona secondo le proprie possibilità: nel mezzo vi sono ben tredici centri per la raccolta diretta di beni e altri diciannove centri che si occupano del loro smistamento. Il cuore del progetto è proprio questo: cittadini, attività commerciali e bancarelle dei mercati del rione decidono di assegnare le eccedenze, o l’usato, presso centri locali di raccolta; i volontari, poi, recuperano le donazioni presso i centri locali di raccolta e, infine, li consegnano a persone e famiglie in difficoltà, in base alle loro esigenze. I beni che vengono conferiti appartengono a diversi generi: cibo fresco e secco confezionato, abbigliamento, prodotti per l’igiene della casa, attrezzatura sanitaria o sportiva, biciclette, elettrodomestici, elettronica, stoviglie o utensili, libri, giocattoli, arredamento.

I destinatari delle donazioni sono le persone del quartiere che vivono in condizioni di povertà o sono momentaneamente in situazioni difficili, di indigenza o precarietà. Sono segnalati dalle associazioni di sostegno ed accoglienza, le parrocchie, le filiali del servizio sociale territoriale e i loro sportelli di assistenza o ancora comunità e case famiglia. Il senso profondo del progetto è consolidare il legame di vicinanza in quartiere, per cui chi riceve in cambio si impegna a dedicare del tempo per svolgere attività di volontariato a favore della comunità. “Mirafiori Quartiere a Spreco Zero” nasce per rinsaldare legami comunitari che rischiano di andare perduti, oltre a recuperare eccedenze ed evitare di sprecare risorse. Una mappa cartacea dei punti di raccolta e una App completano gli strumenti con i quali i volontari si muovono per il quartiere a incrociare domanda e offerta: vi si trovano informazioni sul tipo di oggetti disponibili, su dove conferirli a seconda della categoria del bene, si può prenotare un ritiro o sapere cosa è disponibile in tempo quasi reale.

La solidarietà diventa opera quotidiana!

(Tiziano Conti)