Imola. Dopo un primo momento interlocutorio, alcuni istituti comprensivi e istituti di scuola secondaria di secondo grado si stanno dando da fare in maniera più organizzata.

Alle iniziative spontanee dei docenti intraprese con buona volontà nei confronti degli studenti, come invio di compiti tramite le piattaforme on line dedicate di ogni scuola, o il registro di classe elettronico, lezioni registrate, presentazioni, link a video, si sta sostituendo una offerta più continuativa e sistematica di “didattica a distanza”. Una vera scossa per il sistema scolastico.

In questa fase sono sotto esame proprio gli insegnanti, chiamati ad una rivoluzione nel modo di proporsi ai ragazzi e nella capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti didattici di nuova generazione. Minisiti per singole classi, progetti, materie, videochiamate o supporto ai singoli studenti, webinar, cioè videoconferenze con molte persone (lezioni alla classe in diretta), materiali didattici da scaricare tramite registro elettronico, classi virtuali per la condivisione di materiali e la consegna di compiti, moduli per la creazioni di form online per test e verifiche a distanza.

Per i licei imolesi (Rambaldi, Valeriani, Alessandro da Imola) il dirigente scolastico, Paolo Nardiello, ha inviato una lettera alle famiglie in cui, chiedendo ai genitori di stimolare l’impegno e l’applicazione dei figli “in questa congiuntura inedita che ci obbliga ad intervenire sulle nostre pratiche scolastiche, ad integrare le nostre azioni metodologiche e a modificare i nostri piani di lavoro”, precisa che i docenti, a partire dalla settimana del 9 marzo, proporranno, attraverso le attività on line nuovi argomenti, per avanzare nel programma scolastico. Se poi la chiusura dovesse prolungarsi oltre il 15 marzo, saranno predisposti strumenti per valutare il profitto degli studenti, “salvaguardando i principi di trasparenza, equità, tempestività e coerenza delle pratiche valutative”. Si precisa anche che le piattaforme digitali sono in grado di accertare la presenza dello studente che opera a distanza. Pertanto le assenze saranno registrate e i ragazzi saranno invitati a recuperare tempestivamente.

L’istituto comprensivo IC7, che comprende la scuola media Orsini, la scuola primaria Bizzi e le scuole primaria e d’infanzia di Ponticelli, ha avvertito i genitori rivolgendosi in particolare a quelli che hanno i figli alle medie, comunicando l’avvio di video lezioni, lezioni in video conferenza oltre all’assegnazione di compiti. Inoltre per agevolare le famiglie non dotate di personal computer, la dirigente scolastica, Rossana Neri, ha deciso di mettere a disposizione, in comodato d’uso e fino ad esaurimento, dei pc.

L’occhio vigile e la guida di un adulto viene poi richiesta per i bambini della scuola primaria e della scuola d’infanzia in relazione all’uso del digitale, oltre alla discrezionalità dei docenti nel valutare e diversificare la modalità di diffusione delle proposte.

Altri istituti attualmente risultano meno “direttivi” lasciando più scelta ai singoli docenti relativamente alle attività da intraprendere ed avvertono sul sito delle singole scuole della sospensione delle attività didattiche fino al 15 marzo.

L’auspicio è che, se si dovesse prolungare la chiusura delle scuole, vengano messe in campo in maniera sistematica, sotto la supervisione del Miur (il ministero dell’istruzione), azioni organiche e definite estese a tutte le scuole per garantire il diritto all’istruzione degli alunni. Attualmente sul sito www.miur.gov.it è pubblicata la nota sulle disposizioni per le scuole e si invita a consultare la pagina https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html, per un supporto sulla didattica a distanza.

Certo, questa sospensione non produce un insegnamento “canonico”, che comprende sia la presenza fisica e di rapporto reale tra docenti e studenti sia la socialità tra i ragazzi, per cui la scuola rappresenta un presidio fondamentale, ma potrebbe essere un’occasione per spunti di riflessione su un nuovo approccio alla didattica, più adeguata alla crescita psicologica e alla maturazione della nuova gioventù oltre ad un rinnovato e maggiore interesse e coinvolgimento delle famiglie nella vita dei propri figli.

(Caterina Grazioli)