Imola. “A Medicina ora occorre rispettare le regole”. Un appello accorato, a sostegno del lavoro del sindaco di Medicina, Matteo Montanari, giunge da Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana. “Abbiamo sentito il sindaco di Medicina, Matteo Montanari, un sindaco in prima linea, preoccupato per la sua comunità, che da diversi giorni si trova a vivere e governare un territorio dichiarato zona rossa, con tutto ciò che comporta. Facciamo nostro il suo appello di rispettare l’ordinanza della Regione”.
“Sappiamo che in queste ore molte aziende esterne stanno inondando il Comune di moduli e richieste, è inutile non c’è nulla da fare – continua Renzi -. Facciamo un appello a tutte le aziende, che in un modo o nell’altro avrebbero esigenza di entrare o uscire da Medicina, di rispettare l’ordinanza della Regione. Non è il momento di inondare i centralini con richieste che non possono essere esaudite. Possono entrare i soli residenti ancora fuori dall’area circoscritta e chi lavora nei servizi pubblici e privati essenziali. Si tratta di alcuni servizi comunali e di quelli assistenziali e residenziali per le persone non autosufficienti, di farmacie e alimentari. Al di fuori di questi, tutte le attività commerciali, produttive e di servizio di Medicina e Ganzanigo sono chiuse. Noi siamo un’associazione di imprenditori, chi meglio di noi capisce le esigenze delle aziende, Ma in momenti come questi la cosa più importante che abbiamo è la salute, e ognuno deve impegnarsi per salvaguardarla”.
La Confartigianato si è attivata fin dalle prime ore dopo l’Ordinanza della Regione, tramite i suoi operatori dell’ufficio di Medicina, per cercare di dare tutto il supporto necessario ai propri associati e a tutta la comunità. “Ora è il momento di stare in casa, verranno giorni in cui sarà necessario attivare tutti le misure possibili per fare ripartire le nostre aziende e noi saremo in prima fila per farlo. Ma ora dobbiamo rispettare i decreti e le ordinanze di chi governa il Paese, le Regioni e le nostre città”, conclude Renzi.