Imola. Si è spento all’età di 84 anni Pierfranco Santandrea. Era molto conosciuto in città innanzitutto per il suo impegno sociale nelle associazioni vicine alla chiesa e pure come consigliere comunale e come partecipante attivo alla vita politica della città.
Era facile incontrarlo, sempre in bicicletta, in centro storico quando andava e veniva dalla sede dell’Unitalsi, della quale è stato a lungo presidente e sempre socio pronto a partire per portare le persone più bisognose e fragili nei luoghi dove necessitavano di cure. Fino al 2017 è stato in seguito Vicepriore della Pia Unione della Beata Vergine di Loreto.
Noi lo ricordiamo soprattutto per il suo impegno politico, quando lo incontravamo, si fermava sempre a parlare degli argomenti in ballo in città e in consiglio comunale, curioso, ironico, sempre all’opposizione seppur mai “cattiva” di un centrosinistra che allora era asso pigliatutto. Era nell’aula di piazza Matteotti nel 1999 per la lista civica Progetto Imola poi, durante quel mandato, nacque un’amicizia personale e solamente in seguito politica con altri due spiriti ribelli che provenivano da mondi ben diversi dal suo: il laico Giuseppe Palazzolo anch’egli solo all’opposizione e il medico di estrema sinistra Maurizio Suzzi, eletto come indipendente con Rifondazione comunista che poi fondò un gruppo suo. Tale apparentemente “strano” trio formato da persone con forte indipendenza di giudizio si trovò in sintonia diverse volte nell’aula di piazza Matteotti, pur rimanendo in tre diversi gruppi e al termine di quell’esperienza decisero di unirsi insieme in un’unica lista civica che si presentò alle elezioni del 2004. Palazzolo era candidato sindaco di Per Imola, Santandrea capolista e Suzzi a chiudere tutto il gruppo di persone che si era aggregato. Fecero, con pochi mezzi, una campagna elettorale in mezzo alla gente abbastanza spumeggiante al termine della quale in consiglio comunale fu eletto il solo Palazzolo, mancarono il secondo consigliere per poco. Santandrea poi rimase a lungo vicino a “Per Imola”.
Palazzolo lo ricorda così: “”Mi dispiace molto per Pierfranco Santandrea, lo ricordo come persona affabile e dai modi gentili. Pierfranco era proprio così e non potrò mai dimenticare la sua voglia di vivere ed aiutare il prossimo. Ho conosciuto Pierfranco nel 1999 in consiglio comunale e da quel momento è nata una genuina amicizia e desiderio di unire le forze per il bene della nostra città. Infatti, con tantissime persone abbiamo percorso la strada dell’impegno politico e civico. Il principio che ci univa era la giustizia sociale e la voglia di aiutare principalmente i più deboli e in quel campo l’amico Pierfranco era una fucina di idee. Papa Giovanni Paolo II penso che fosse un suo riferimento importante e in questo momento mi ritornano in mente tali sue parole: ‘Ricco non è colui che possiede, ma colui che dà, colui che è capace di dare’. Porgo alla meravigliosa famiglia di Pierfranco, le mie più sentite condoglianze”.
Da rammentare pure la sua rispettosa amicizia con l’allora vescovo Tommaso Ghirelli: “Lo conosco bene, quando chiama vado subito, ma visto che ho delle ‘fette’ piuttosto lunghe sto bene attento a non pestargli i piedi”.
(m.m.)