Bologna. La sfidante di Stefano Bonaccini alle ultime elezioni regionali ha scelto quale strada intraprendere.
E lo ha fatto al termine massimo dei sessanta giorni previsti per poter scegliere fra Senato e Assemblea Legislativa. Come era prevedibile, la leghista ha optato per Palazzo Madama, lasciando il suo banco in Via Aldo Moro all’ex Sindaco di Monzuno, Marco Mastacchi, capolista di “Borgonzoni Presidente” lo scorso 26 gennaio. Lucia Borgonzoni aveva espresso più volte di voler migliorare la sanità emiliano romagnola, come segnalato anche da leggilanotizia.

Lucia Borgonzoni

Sostenendo, nei suoi innumerevoli interventi, di voler “stracciare le leggi regionali Pd”. La lotta alle “false cooperative”, ad una sanità dove le persone siano “storie e non numeri”. Tante belle parole, che potrebbero rimanere tali se i vari Marchetti, Rancan (che è capogruppo), Facci (il quale ha cambiato tre partiti in pochi mesi) e colleghi di via Aldo Moro non dovessero seguire le promesse rilanciate in campagna elettorale.

Nella prossima seduta telematica di venerdì 27 marzo, l’ordine del giorno della seduta d’aula prevederà la presa d’atto delle dimissioni di Andrea Corsini e Vittorio Sgarbi e la contestuale proclamazione dell’elezione alla carica di consigliere dei subentranti Gianni Bessi (Pd) e Valentina Castaldini (Fi).
Ci sarà la comunicazione del Presidente Bonaccini sull’emergenza coronavirus, l’elezione dei Presidenti delle Commissioni permanenti e l’elezione dei componenti della Giunta per il Regolamento assembleare.(sei consiglieri, tre di maggioranza e tre di minoranza, oltre al Presidente dell’Assemblea legislativa).

(a.a.)