Imola. Mentre continua il lavoro delle équipe domiciliari che portano le terapie nelle case delle persone sintomatiche (oggi sono 5 in turno su tutto il territorio), diventa tanto più fondamentale l’attività dei medici di famiglia, impegnati a triagiare telefonicamente i loro assistiti in isolamento domiciliare e a segnalare i nuovi casi sintomatici che necessitano di una visita tempestiva.
E’ quindi essenziale che i cittadini che presentano febbre superiore ai 38 gradi associata a sintomi quali stanchezza, tosse, raffreddore, difficoltà respiratorie, alterazioni del gusto e dell’olfatto, chiamino prontamente il loro curante per una prima valutazione telefonica. I medici di famiglia sono disponibili telefonicamente dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, mentre nei notturni prefestivi e festivi è possibile riferirsi al Numero Verde di continuità assistenziale 800 040 050.
Nel frattempo, poiché in questa fase il contagio intrafamiliare diventa la nuova frontiera da combattere, l’Ausl ha attivato una convenzione con Euro Hotel Imola (Soc. Donatello Hotels s.r.l.) dove potranno essere ospitate fin da oggi persone residenti nel Circondario e dimesse dagli ospedali perché clinicamente guarite ma non ancora negativizzate, o persone in isolamento domiciliare il cui domicilio non ha le caratteristiche che garantiscono un idoneo distanziamento dai conviventi (ad es. mancanza di una camera e di un bagno completamente dedicati alla persona in isolamento).
“Come ha fatto rilevare recentemente lo stesso Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, è un ulteriore sacrificio che si chiede alle persone, ma che è fondamentale per rallentare questo peculiare meccanismo di diffusione del virus, che nei contatti intrafamiliari può trovare alimentazione”, spiega Gabriele Peroni direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Imola.
Grande disponibilità da parte della Soc. Donatello Hotel s.r.l. che in pochi giorni ha aperto l’Euro Hotel e lo ha messo in funzione, organizzando l’assistenza alberghiera (pasti e cambio biancheria) in piena garanzia di sicurezza. 62 le camere disponibili, che si stimano sufficienti per il fabbisogno del territorio aziendale.
A maggior garanzia di sicurezza della Case Residenze Anziani (CRA), l’Ausl già dal 30 marzo ha bloccato le dimissioni dall’ospedale di pazienti che sarebbero dovuti rientrare in CRA. “Gli anziani che hanno superato il periodo di acuzie in ospedale per ora resteranno ricoverati nei reparti NoCovid dell’ospedale di Imola, mentre si sta già lavorando per la riapertura del 4° piano della Casa della Salute di Castel San Pietro Terme, che dalla prossima settimana garantirà almeno 25 ulteriori posti letto per questi pazienti. “Già da alcune settimane sono state bloccate le nuove entrate da graduatoria esterna per garantire maggior sicurezza alle CRA – spiega Sonia Cicero Direttore Attività Socio Sanitarie dell’Ausl di Imola – Dal 30 marzo neppure gli ospiti delle CRA ricoverati ritorneranno in Residenza. Se ne prenderà cura l’Azienda sanitaria fino a fine emergenza”.
Tante le iniziative sul territorio avviate dall’Ausl per curare al meglio i cittadini, fermare la malattia prima dell’eventuale aggravamento ed evitare ulteriori contagi. “Siamo impegnati ogni giorno a fare, ma nel contempo programmiamo il passo successivo perché il virus può essere fermato solo precedendolo – conclude il direttore generale dell’Ausl di Imola Andrea Rossi – Puntiamo molto sulle cure domiciliari con il nuovo modello delle USCA di cui siamo stati lo studio-pilota e crediamo che oggi che il contagio è in fase di rallentamento si debba agire con ancora più vigore sul territorio. Ai cittadini diciamo di stare a casa ma di chiamare subito il medico di famiglia ai primi sintomi di malattia simil influenzale. Il medico di famiglia sa bene come attivare l’USCA e fare partire il meccanismo di assistenza al domicilio”.