Bologna (aggiornamento del 6 marzo, ore 12). 17.556 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 467 in più rispetto a ieri: un aumento tuttavia contenuto se paragonato a quello dei giorni scorsi (tra sabato e domenica, infatti, l’aumento era stato di 549 unità). E sono 72.163 i test effettuati, 2.177 in più. Complessivamente, sono 7.795 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (317 in più rispetto a ieri). 372 le persone ricoverate in terapia intensiva: due in meno rispetto a ieri, così come continuano a diminuire i ricoverati nei reparti non di terapia intensiva, che oggi sono 3.804 (-35). In calo anche i decessi: 57, purtroppo, quelli nuovi – di cui 31 uomini e 26 donne – ma il giorno prima erano stati 74); il numero complessivo sale così a 2.108.
La situazione nel circondario imolese
Sono solo 3 più di ieri le persone risultate positive al Coronavirus: 1 residente a Medicina e 2 fuori dal territorio. Oggi non si registrano decessi. Salgono quindi a 317 i casi positivi refertati nel circondario imolese (compresi 8 guariti con doppio tampone negativo, 2 guariti clinicamente e 29 decessi così suddivisi: 23 a Medicina, 3 a Imola, 2 a Castel San Pietro Terme e 1 a Dozza). Sono 190 gli uomini e 127 le donne; 160 residenti a Medicina, 94 a Imola, 30 a Castel San Pietro Terme, 6 a Dozza, 5 a Castel Guelfo, 5 a Mordano, 3 a Casalfiumanese, 3 a Borgo Tossignano e 11 persone residenti fuori dal Circondario.
Tra i positivi 23 hanno 85 e più anni, 68 tra i 75 e gli 84 anni, 70 tra 65 e i 74 anni, 154 tra i 14 e i 64 anni (e più precisamente, analizzando ulteriormente il dato con le linee che utilizza solitamente il Ministero della Salute: 41 nella classe d’età 14-39 e 113 tra i 40 e i 64) e 2 al di sotto dei 14 anni.
Resta stabile la situazione in ospedale. Sono 39 gli accessi in Pronto Soccorso nelle 24 ore ma solo 5 i ricoveri riferibili al Covid. 11 i ricoverati in Terapia Intensiva, 7 in semi-intesiva ECU, 45 nel reparto Covid, 19 in post acuzie Covid all’Ospedale di Comunità di Castel San Pietro Terme e 3 alloggiati in albergo. Da oggi nel reparto internistico Covid sono partite le attività di riabilitazione respiratoria a cui sono stati dedicati 4 posti letto del 4° piano. Le Unità speciali di continuità assistenziali a 10 giorni dal loro avvio hanno effettuato 490 triage telefonici, 203 visite domiciliari, 135 terapie, 136 tamponi e 14 ECG. Da lunedì ad oggi sono stati sottoposti a visita presso l’ambulatorio infettivologico oltre 80 pazienti in terapia.
Ad Imola e a Medicina i due drive through
A partire da domani ad Imola e da mercoledì prossimo a Medicina, gli operatori dell’Igiene Pubblica dell’Ausl di Imola accoglieranno i pazienti oramai asintomatici e dopo l’identificazione faranno loro un tampone senza farli scendere dalla loro automobile.Una modalità rapida ed efficiente, già attivata da molte Azienda sanitarie della nostra Regione, che permette di effettuare molti tamponi in poco tempo e con una maggiore sicurezza per gli operatori.
In questa fase dell’epidemia diventa particolarmente importante che tutte le persone già clinicamente guarite, ossia senza più sintomi, possano effettuare i due tamponi in successione. Se il primo tampone risulta negativo, si effettua rapidamente il secondo; in caso contrario si effettua un ulteriore tampone a distanza di 7 giorni.
“Due successivi tamponi negativi certificano definitivamente la guarigione – spiega il dr. Gabriele Peroni, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Imola – Fortunatamente il numero dei clinicamente guariti è in costante crescita e crediamo che grazie al drive through ci sarà possibile garantire più velocemente il riscontro di laboratorio della maggior parte delle guarigioni rispetto al porta a porta, che resta invece la modalità prevalente per verificare eventuali nuovi contagi. A nome dell’Ausl di Imola, voglio ringraziare la Protezione Civile che anche stavolta ci ha supportato, allestendo per noi un gazebo presso il punto di transito di Imola, in modo da proteggere gli operatori ed i materiali sanitari da eventuali intemperie”. I punti di transito saranno allestiti presso l’Ospedale di Imola e la Casa della Salute di Medicina
La situazione a Faenza (aggiornamento al 5 marzo)
Sono “solo” due i nuovi casi positivi a Faenza il 5 marzo: un uomo di 78 anni e una donna di 48 entrambi in isolamento domestico e infettati a causa di contatto con persone risultate già positive nei giorni scorsi. In tutta la provincia risultano 18 nuovi positivi: oltre ai due di Faenza, 8 a Ravenna, 4 a Cervia, uno a Fusignano ad Alfonsine e a Lugo e un caso di persona proveniente da fuori provincia. Purtroppo risulta anche un decesso a Ravenna. L’Asl ha anche informato che stanno finalmente crescendo in maniera significativa, giorno dopo giorno, i guariti. Nelle ultime 24 ore, ad esempio, in provincia risultano non più ammalate oltre una trentina di persone, 5 delle quali di Faenza.
La situazione in regione
Le guarigioni raggiungono quota 2.397 (196 in più rispetto a ieri), 1.432 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 965 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 8 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 2 in quella di Ferrara, 1 nella provincia di Forlì-Cesena (a Forlì), 6 in quella di Rimini.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 2.936 Piacenza (44 in più rispetto a ieri), 2.317 Parma (42 in più), 3.167 Reggio Emilia (101 in più), 2.691 Modena (82 in più), 2.300 Bologna (93in più), 317 Imola (3 in più), 510 Ferrara (22 in più), 728 Ravenna (20 in più), 1.015 Forlì-Cesena (di cui 546 Forlì, 20 in più rispetto a ieri, e 469 a Cesena, 18 in più), 1.575 Rimini (22 in più).
5.196 i posti letto aggiuntivi, 97 in più rispetto a ieri
Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione; in un solo giorno ne sono stati aggiunti 97, passando complessivamente dai 5.099 di ieri ai 5.196 di oggi, tra ordinari (4.623) e di terapia intensiva (573).
Nel dettaglio: 667 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva), 1.081 a Parma (68 terapia intensiva), 726 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 561 a Modena (86 terapia intensiva), 1.140 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (164 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 754 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio: 234 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 125 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 34 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).
Le attività della Protezione civile regionale
Ieri, domenica 5 aprile,dal Dipartimento nazionale sono pervenute all’Agenzia 102.000 mascherine chirurgiche, 79.200 mascherine ffp2, 123.000 monovelo Montrasio. Sul sito del Dipartimento e su quello del Ministero della Salute sono disponibili i dati complessivi dei Dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione civile a Regioni e Province autonome. Il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti) viene aggiornato ogni sera.
Volontari all’opera
Ieri sono stati 485 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati; dall’inizio dell’emergenza, si contano 13.592 giornate. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, il trasporto campioni e la consegna dei farmaci (Cri e Anpas, totale 96), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione, con un rilevante apporto degli scout Agesci (in totale 313, di cui 100 scout), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (12 a Parma). Proseguono inoltre i turni degli Alpini (Ana-Rer) presso l’ospedale da campo di Bergamo e le attività di supporto logistico.
Punti triage
Si confermano 33 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna: 10 davanti alle carceri e 23 davanti agli ospedali. In dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì Cesena (Meldola); 1 in provincia di Ravenna (Ravenna città);1 nella Repubblica di San Marino; 1 presso la Clinica privata “Le Nuove Ricerche” a Rimini.
Operativo il “drive through” vicino al PalaPanini di Modena, allestito anche un punto per test sierologici
La Consulta provinciale del volontariato di protezione civile di Modena ha messo a disposizione proprie attrezzature per allestire nei pressi del PalaPanini, il palazzo dello sport di Modena, un doppio punto per controlli rapidi: un “drive through” per tamponi di controllo da effettuare a bordo della propria auto (allestito un gazebo) e un punto per test sierologici (allestiti una tensostruttura ed un modulo abitativo).I test sierologicipermettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi rapidi, la presenza e il tipo dianticorpi nell’organismo, e quindi di sapere se il paziente è venuto in contatto con il virus e se è diventatoimmune.Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma. Mentre il “drive through” è già operativo, l’area per le indagini sierologiche è allestita ma non ancora in funzione.
Diventano quindi 7 le strutture predisposte con mezzi e attrezzature dell’Agenzia o dei Coordinamenti e Consulte provinciali ed il lavoro dei volontari: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (RE), Cesena e Forlì, Bagno di Romagna (Fc), si aggiunge la doppia postazione di Modena.