I semi di cannabis sono sempre più utilizzati in cucina e nella vita quotidiana grazie alle loro proprietà. I semi, non sono solo un alimento proteico e nutriente, la canapa si presta anche a molteplici applicazioni nei vari campi dell’economia.
La cannabis sativa viene considerata dalla medicina tradizionale cinese una delle piante più utili per il benessere dell’individuo; si conoscono, infatti, i suoi benefici per la salute grazie agli studi sulle incredibili proprietà rilassanti e antinfiammatorie, funge anche da antidolorifico naturale che agisce a livello muscolare. I tanti utilizzi della canapa, l’hanno resa indispensabile non solo nel settore farmaceutico ma anche cosmetico, l’olio che si ricava dai semi di cannabis è idratante e nutriente giacché ricco di sostanze che contrastano l’azione dei radicali liberi. La cannabis è fondamentale anche nel settore della bio-edilizia, costituisce, infatti, l’alternativa più all’avanguardia nella frontiera delle nuove costruzioni eco-sostenibili; anche in campo tessile la cannabis detiene un primato importante perché è molto più sostenibile per l’ambiente e funzionale per l’uomo rispetto al cotone.
Semi di canapa: gli aspetti legali
La regolamentazione riguardante la coltivazione della canapa presente sul Testo Unico degli stupefacenti si è dimostrata nel tempo lacunosa e imprecisa, per questo motivo le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno ritenuto necessaria l’emanazione di diverse sentenze che indichino al Legislatore le linee guida necessarie per chiarire il quadro legale. Se vuoi approfondire l’argomento clicca qui.
Finora, la legge è stata piuttosto restrittiva consentendo esclusivamente la vendita e la coltivazione di semi di cannabis definiti da collezione perché consentono di portare avanti il patrimonio genetico della pianta. Le caratteristiche di questi semi devono essere controllate: la concentrazione di Thc deve essere inferiore allo 0,2% perché il seme possa essere venduto e coltivato legalmente. Questo genere di coltivazione sta conoscendo un’evoluzione senza precedenti all’interno del settore agricolo, negli ultimi cinque anni la produzione è stata, infatti, raddoppiata grazie ai molteplici utilizzi di tutte le parti della pianta nei vari ambiti economici, i guadagni per i coltivatori sono, infatti, rilevanti.
Un’attesa sentenza della Corte potrebbe però consentire anche la coltivazione di quei semi la cui concentrazione di Thc sia superiore allo 0,2%, favorendo il controllo di un prodotto che al momento può essere reperito solo illegalmente promuovendo quindi la prosperità del mercato nero. Per mettere fine a questa situazione e tutelare ulteriormente la salute pubblica, sarà possibile coltivare per uso personale la cannabis in casa, ci sono però dei criteri da rispettare. Innanzitutto, il numero delle piante deve essere estremamente ridotto, la coltivazione non deve possedere un carattere organizzato e professionale, questo potrebbe essere, infatti, indice di un reato, cioè la coltivazione non è più destinata all’uso personale ma alla vendita. Dunque, una coltivazione con un numero minimo di piante, eseguita con tecniche rudimentali e che permetta di ottenere una quantità limitata di sostanze stupefacenti potrebbe essere considerata a uso personale e dunque legale anche se, la prova di ciò non deve essere data dal coltivatore ma dal pubblico ministero: questa la decisione degli Ermellini. I vantaggi di una tale regolamentazione sono innegabili poiché sarà possibile togliere dal mercato illegale una parte rilevante di prodotti che potranno essere tracciati legalmente con beneficio per la salute e la legalità.
L’utilizzo dei semi di cannabis in cucina
Con il proibizionismo le coltivazioni di canapa sono sparite dalle culture di tutti i popoli, per tornare negli ultimi tempi alla ribalta grazie alle virtuose proprietà di tutte le parti di questa pianta. La cannabis è un’importante fonte di cibo, sono in molti a ignorare le proprietà dei semi di canapa, un prodotto altamente nutriente e benefico per la salute che può essere considerato un integratore alimentare naturale.
I semi di canapa sono ricchi di vitamina D, elemento fondamentale per la salute delle ossa, contengono Omega 3 e Omega 6, acidi grassi essenziali per l’uomo in quanto prevengono l’insorgere di malattie cardiache e promuovono il benessere della cute, sono ricche di amminoacidi e proteine facilmente digeribili inoltre, hanno un basso contenuto di carboidrati. A rendere i semi di cannabis unici in cucina è l’apporto di edestine, proteine che sono naturalmente contenute nel plasma e quindi benefiche per l’organismo.
Dai semi di canapa si può ricavare la farina, più semplice e veloce da utilizzare in cucina ma anche l’olio di canapa, un prodotto ricco di acidi grassi polinsaturi che non dovrebbe mai mancare nella tavola di vegani e vegetariani. Con i semi di canapa si possono creare infinite ricette gustose e nutrienti ma soprattutto altamente proteiche e dunque adatte agli sportivi. I semi di cannabis possono essere aggiunti a insalate fresche in sostituzione dei classici semi oleosi, sono la base gustosa e nutriente di creme o salse, utilizzati nella classica ricetta del pesto, regalano un gusto particolare. I semi di cannabis interi oppure trasformati in farina sono un ingrediente sano e molto saporito da utilizzare per realizzare lievitati come pane o focacce ma anche dolci: biscotti, torte o crostate.
Per queste ricette, la farina di cannabis si usa in proporzione con altre farine e ha un gusto molto simile alla nocciola. Infine, dai semi di cannabis lasciati a macerare una notte in acqua si può ottenere una bevanda lattiginosa, priva di lattosio e glutine che può essere consumata in purezza o utilizzata per creare cocktail o smoothie proteici e sani.
L’uso dei semi della cannabis in cosmesi
I semi di cannabis sono una vera e propria miniera d’oro in cosmesi, tutti i grandi brand hanno, infatti, creato una linea dedicata alla pianta che sfrutta a 360 gradi le sue proprietà antinfiammatorie e rilassanti per levigare le rughe, eliminare acne e inestetismi della pelle ma anche per la bellezza dei capelli. L’olio di canapa si assorbe facilmente, non è untuoso e per questo motivo è anche la base di molti saponi e cosmetici dopo sole. La capacità di ritardare l’invecchiamento cutaneo l’ha promosso come miglior alleato delle donne, ricco di vitamine e acidi grassi apporta benefici inimmaginabili anche utilizzato in purezza per un massaggio muscolare. Applicato con un leggero massaggio, riesce a sciogliere contratture e lenire i dolori muscolari di ogni genere, aiuta anche a ripristinare lo strato del derma dopo una lesione cutanea proteggendo al tempo stesso la pelle dalle aggressioni esterne.
La cannabis nei vari settori dell’economia
I semi di canapa non sono utilizzati solo in cucina o in cosmesi, per questi utilizzi, tra i migliori e-commerce dove reperirli c’è sensoryseeds.it, il sito web con un servizio eccezionale. Oltretutto i semi vengono sfruttati anche nel settore tessile grazie alle proprietà della fibra che si ottiene dalla pianta. A differenza del cotone, infatti, la canapa è molto più economica e duratura nel tempo oltre che migliore dal punto di vista qualitativo per realizzare indumenti sia estivi sia invernali. Tra i vari utilizzi della canapa c’è anche quello che consente di ripristinare tutti i fitoelementi necessari nel terreno per poter avviare una coltivazione. Una volta impiantata infatti, la canapa riesce ad assorbire i metalli pesanti e gli agenti inquinanti presenti nel terreno, assorbe inoltre dall’atmosfera una quantità rilevante di Co2. Infine, grazie agli scarti dei semi di cannabis è possibile ottenere un materiale molto simile alla carta che consente di risparmiare la vita a tantissimi alberi.