Siamo ormai in emergenza da quasi un mese e mezzo, e mentre verifichiamo quotidianamente i dati che raccontano il calo progressivo di contagi – segnalandoli ogni sera alla cittadinanza tramite i vari canali social, con un servizio nato un po’ in sordina ma che ha avuto molti riscontri, e vuole dare il senso di un contatto costante con il cittadino – stiamo anche sperando che le misure di lockdown possano presto allentarsi. La fase due, insomma: che pure dovremo affrontare con grande senso di responsabilità, per evitare che il virus riprenda subito quota.

Ecco, quel che mi preme sottolineare in questa nuova “testimonianza” dal Coronavirus, è proprio un ringraziamento per il senso di responsabilità, e ancora di più per le costanti manifestazioni di solidarietà, che abbiamo registrato da parte della nostra comunità.

Giorno dopo giorno, abbiamo avuto notizie di donazioni, di gesti di buon cuore, della partecipazione a una delle tante campagne di raccolta fondi che in queste settimane si sono attivate sul territiorio.

Paola Pula, sindaco di Conselice

Ne cito una per tutte: la campagna “Mettiamoci il cuore”, promossa a livello di Unione dei Comuni per raccogliere fondi a favore di famiglie in difficoltà. Nel conselicese, nei primi giorni di campagna, sono state raccolte diverse decine di migliaia di euro: in parte donazioni cospicue dovute ad aziende importante, in parte cifre più piccole ma frutto della solidarietà di singole persone o famiglie, che sono altrettanto ammirevoli ed esemplari. Tutti segnali tangibili di solidarietà sociale di cui, come sindaco, sono davvero orgogliosa!

Poi, certo, c’è l’attività quotidiana di “governo” della città. E devo sottolineare che la macchina comunale ha sempre continuato a garantire ai cittadini la propria presenza costante e i servizi amministrativi essenziali, così come definiti a seguito del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: molti dipendenti lavorano in smart working. Mentre l’attività progettuale di varie opere pubbliche è inevitabilmente rallentata (tanto per fare qualche esempio: la progettazione per la manutenzione delle strade comunali , l’elaborazione del progetto esecutivo dell’Ex Coop e la definizione della gara per i lavori, la struttura coperta del Centro Erika e del campo sportivo di Conselice, gli interventi strutturali della scuola di Lavezzola), così come altre attività (le gare di appalto, la procedura per i concorsi per la sostituzione del personale dimesso o pensionato, l’approvazione del bilancio comunale, che è stato rinviato). Alcune addirittura sono state sospese, a causa delle indicazioni governative che non rendono possibili determinati lavori: come i cantieri che erano in corso prima del lockdown (quelli stradali su via Selice Vecchia e sulla Gardizza, o quelli del Municipio, tanto per citarne alcuni), e che pure speriamo di poter riprendere quanto prima; così come per altri incarichi tipicamente in capo all’amministrazione, come lo sfalcio delle aree verdi, oggi fermo per gli stessi motivi. Lo dico a beneficio di quei cittadini che ogni tanto si lamentano per la mancanza di questi servizi: li capisco, ovviamente, ma anche loro devono capire che la nostra attività – così come la vita di tutti – è stata abbastanza sconvolta dall’arrivo del Coronavirus. E non vediamo l’ora, come tutti, di riprenderla in maniera “normale”…

(Paola Pula, sindaca di Conselice)