Fino ad ora, Imola ha reagito con rassegnata saggezza al dramma scatenato dal Covid 19. Sarà fortuna (averne fa sempre bene anche se esige un aiutino)? Sarà l’aria? Sarà, soprattutto, per la reazione forte e corale di tutti i settori sociali e istituzionali della città che hanno risposto all’emergenza improvvisa con disponibilità e tanto spirito di sacrificio.
Trattandosi di un dramma a carattere sanitario, ovviamente il perno della risposta è stato l’Asl di Imola nella persona del suo direttore generale Andrea Rossi. Senza clamori, ma con umiltà, ha saputo coinvolgere e responsabilizzare tutti i soggetti attivi della sanità e della tutela sociale; ha mantenuto rapporti costanti e positivi con il Commissario regionale al Covid 19, Sergio Venturi. Impulsi positivi che hanno reso concreto e sostenibile il blocco di tutte le attività anche nel nostro Circondario.
Nel merito, una medaglia al valore va all’intera comunità di Medicina, martoriata dal virus ma reattiva e capace di riprendere il controllo della pandemia al pari delle altre località. Nel bene e nel male, quanto accaduto costituisce un traguardo importante per la sanità imolese che ora ha buon motivo per riaffermare la propria autonomia gestionale in forma aperta e collaborativa, perché Imola ha messo in campo il meglio di sé in continuità con una solida tradizione di impegno civile. Diamone atto al Dg Andrea Rossi e all’intera sanità imolese.
L’ importante è mantenere e consolidare i risultati ottenuti, le esperienze maturate e lo snellimento delle procedure tecniche e amministrative.
La seconda Fase è in corso e speriamo trovi in tutti nervi saldi e ferma volontà di sconfiggere il virus e le sue tragiche conseguenze, perché la Fase 3 sia più vicina e portatrice di reale speranza. Ma c’è una Fase 4 che attende Imola: le elezioni amministrative con scadenza naturale a maggio, poi previste per l’ autunno prossimo causa Covid.
L’ autunno non è tanto lontano, il tessuto socio economico è ancora sotto stress e il rinnovo del Sindaco, Consiglio e Giunta è operazione delicata che obbliga a ragionamenti e mente fredda ed a riflessioni ponderate per impostare un programma che sani le ferite della pandemia e dia respiro ad una comunità dopo anni travagliati.
Basti pensare a quanto l’Amministrazione comunale, a guida Izzo, dovrà lavorare per creare le condizioni per l’avvio dell’ anno scolastico. Nessuno scandalo, quindi se si votasse a “bocce ferme” nella primavera del 2021.
Oltre tutto, non c’ è vuoto di governo locale, in quanto l’ attuale Commissario prefettizio, Nicola Izzo, sta lavorando bene, si muove con equilibrio, ha messo attorno ad un tavolo le capacità economiche della città, quindi sta lavorando in piena responsabilità senza tendenze burocratiche, così nocive per lo sviluppo delle comunità.
Imola, tutto sommato è solida per la coesione sociale che mai è venuta meno e perché due persone, Nicola Izzo e Andrea Rossi sono diventate personaggi per i loro meriti acquisiti sul campo. Se la montagna può partorire un topolino, sappiamo che sa partorire anche sindaci.
(Vittorio Feliciani)
Mi consenta:non basta essere personaggi per divenire interpreti…