Avevamo sentito Pier Paolo Balladelli, medico imolese, chirurgo e specialista in Sanità pubblica, ex dirigente Oms (Organizzazione mondiale della sanità) attualmente a capo dell’Onu in Angola, alcune settimane fa per farci raccontare la sua esperienza nel paese africano. Ora gli abbiamo chiesto alcuni interventi, partendo dalla sua esperienza, per riflettere sulla pandemia da Coronavirus e capirne meglio le caratteristiche e i modi per affrontarla.
Questo è il primo di due video.
Biografia
Laureato all’università di Bologna, tra il 2006 ed il 2008 Balladelli si è formato in “Diritto internazionale” e “Mediazione umanitaria” a Ginevra, in “Leadership” all’UN Staff College di Torino; ed in “Modelli matematici di malattie infettive” all’Imperial College di Londra. Parla correttamente sei lingue, Italiano che è la sua lingua materna, l’inglese, lo spagnolo, il portoghese, il francese e il Quechua ed è stato professore invitato in varie universitá di Europa, America e Africa.
L’esperienza internazionale di cooperazione allo sviluppo del Dr. Balladelli è iniziata nell’anno 1984 in Ecuador come capoprogetto Mlal, seguito dalla Bolivia dal 1989 al 1995 come Coordinatore Paese di Coopi-Milano. A partire dall’anno 1995 è stato a capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) prima in Croazia e Albania, e posteriormente in Angola, Colombia, Guatemala, Argentina occupando ruoli politici internazionali e di mediazione umanitaria, di costruzione della pace, di prevenzione del conflitto e in Uganda come responsabile del ministero Affari Esteri italiano per la Regione dei Grandi Laghi africani. L’esperienza nel campo dell’emergenza complessa gli è valsa la nomina nel 2013 a Direttore regionale per la crisi in Siria, l’abilitazione Onu a Coordinatore umanitario seguito posteriormente da quella di Coordinatore residente delle Nazioni Unite in Angola, dove attualmente rappresenta il Segretario generale dell’Onu.
Ha pubblicato un manuale di antropologia medica bilingue Spagnolo- Quechua dal titolo ‘Desde lo magico a lo natural’ ed innumerevoli scritti nell’ambito della diplomazia per la pace e l’emergenza, della sanità pubblica, dello sviluppo sostenibile.